WEC
Diamo un'occhiata alla tecnologia alla base delle macchine Endurance. Domani potrebbe alimentare anche la vostra auto.
La 24 Ore di Le Mans 2017 ha già aperto le danze. Mercoledì sono andate in scena le prime prove libere e le prime qualifiche che hanno confermato lo stato di grazia delle Toyota TS050 Hybrid. La pole provvisoria l'ha firmata la vecchia conoscenza della Formula 1 Kamui Kobayashi che condivide il bolide giapponese con Mike Conway e Stéphane Sarrazin.
Dietro di loro, l'altra Toyota dei dominatori del campionato WEC 2017: Sébastien Buemi e i suoi compagni Anthony Davidson e Kazuki Nakajima hanno raccolto due vittorie sue due a Silverstone e Spa-Francorchamps. Seconda in classifica generale e terza nelle prime qualifiche, la Porsche 919 Hybrid di Timo Bernhard, Earl Bamber e Brendon Hartley proverà a regalare la prima vittoria stagionale alla casa di Stoccarda. Kobayashi permettendo, che con il tempo di 3'14"791, ha firmato nelle qualifiche il nuovo record del circuito della Sarthe.
Se la Formula 1 è conosciuta come il gotha del motorsport, il Mondiale Endurance, specialmente la classe LMP1 (Le Mans Prototype), ha regalato negli ultimi anni emozioni da brividi agli appassionati. La categoria spinge uomini e macchine al limite e l'arrivo di campioni come Mark Webber, Buemi e Davidson ha contribuito ad aumentare l'audience globale. Grazie a un regolamento più permissivo, l'ingegneria ha raggiunto livelli di eccellenza e lo sviluppo del sistema ibrido fornisce efficienza e prestazioni fino a qualche anno fa impensabili. Inoltre i motori ibridi del Mondiale sono il banco di prova per le soluzioni che presto ritroveremo sulle auto da strada.
Ma come funzionano in pratica?
*Attenzione materiale scientifico*
Come spiegano un po' tutte le riviste scientifiche, l'energia non può essere né creata né distrutta: l'energia viene semplicemente convertita da una forma all'altra.
Il funzionamento del sistema ibrido si base sulle leggi della termodinamica. Quando si azionano i freni, un generatore elettrico lungo l'asse anteriore genera elettricità.
Allo stesso modo, l'energia cinetica dei gas di scarico viene utilizzata per azionare le turbine, che a loro volta generano energia elettrica.
Questa energia immagazzinata nelle batterie viene poi utilizzata nel corso della gara, fornendo un boost ulteriore a questi motori, in grado di raggiungere i 340 km/h.
Per capirne di più, data la complessità della materia, gustatevi questo video, una nuova puntata di Ahead con la leggenda del motorsport David Coulthard.
