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Cuphead e i platform 2D più difficili del 2017

Siamo nel pieno della rinascita del genere: ecco quelli più tosti e interessanti di quest'anno
Di Mick Fraser
5 minuti di letturaPublished on

Cuphead

Il platformer bullet-hell a scorrimento targato StudioMDHR sembra provenire direttamente dagli anni '30. Fin dal suo primissimo annuncio è riuscito a suscitare l'attenzione di pubblico e addetti ai lavori grazie a immagini e video sempre pronti a incuriosire: merito del suo peculiare stile grafico, ma anche del gameplay difficile, pad alla mano. Per quanto possa sembrare una roba da bambini, almeno a prima vista, è in realtà un concentrato di cattiveria e difficoltà, in cui avrai bisogno di concentrazione e riflessi per superare le sezioni standard, e preghiere varie per sperare di spuntarla contro i suoi temibili boss.

Towerfall: Ascension

È un mix tra azione e platform in cui bisogna costantemente evitare trappole e attacchi nemici. E cercare, al contempo, di eliminarli con la sola freccia a disposizione. A ogni tiro bisogna preoccuparsi di andarla a recuperare, rendendo il tutto ancor più difficile. Anche la struttura dei livelli non aiuta: si può uscire dal lato destro e sbucare da quello opposto per assalti a sorpresa, ma anche le frecce possono seguire lo stesso percorso. Abbiamo perso il conto delle volte in cui ce ne siamo beccati una volante, impossibile com'era da prevedere e schivare. Ciliegina sulla torta: Towerfall Ascension ha un'estetica squisitamente retro, davvero niente male, e il ritmo frenetico delle partite non fa che renderlo ancora più irresistibile.

Cursed Castilla EX

Qualsiasi titolo che provi a imitare il glorioso Super Ghouls 'n' Ghosts di Capcom non può che offrire un tasso di difficoltà elevatissimo. Apparso inizialmente su PC è arrivato su PS4 qualche mese fa: pone il giocatore nei panni di un cavaliere coraggioso mandato in missione in una terra piena di mostri e castelli e dungeon da esplorare. L'unica cosa da sapere è che qualsiasi cosa si trovi su schermo è intenzionata a eliminarti, e ciò accadrà molto spesso. Il gameplay è un salto nel passato, con un design dei livelli intelligente e delle boss fight fantastiche che metteranno a dura prova le tue abilità, ma anche la tua pazienza. Insomma, non è per i deboli di cuore.

N++

N++ è senza ombra di dubbio uno dei giochi più difficili degli ultimi anni, ma è anche tra i più curati e appaganti: il bello è che lo si può giocare praticamente ovunque. Si tratta di un mix di puzzle basati sulla fisica e un velocissimo platform, in cui un ninja alle prime armi deve farsi strada in livelli letali per trovare l'interruttore di una porta e passare attraverso la stessa. L'elevata difficoltà si palesa nel momento in cui entrano in gioco non solo la necessità di calibrare al millesimo ogni salto e ogni schivata, ma anche decine di nemici, trappole e ostacoli in grado di eliminarci con un singolo tocco. Preparati a lanciare maledizioni, ma anche a chiederti perché non riesci proprio a staccarti da questa gemma.

Rain World

Si tratta di un Ori & the Blind Forest filtrato dalla mente malata di Tim Burton, un gioco che cammina pericolosamente sul confine tra il difficile e il crudele. Si impersona uno strambo incrocio tra un gatto e una lumaca, di colore bianco e sempre pronto a infilarsi in livelli in cui i nemici non vedono l'ora di papparselo. Oltre a dover saltare, correre e schivare i loro attacchi, bisogna anche trovare luoghi sicuri in cui andare in letargo per un po', assicurandosi di avere cibo a sufficienza. La morte può arrivare in qualsiasi momento e da qualunque luogo, perché anche la posizione dei nemici è totalmente casuale. Ci faremmo andar bene la difficoltà estrema e la morte istantanea, se non fosse che i punti di salvataggio sono rarissmi e che ci si ritroverà più volte a dover ripercorrere intere aree avanti e indietro, causa una sequela infinita di game over. La frustrazione la fa più volte da padrone, ma nel profondo è un bel gioco. E se siete folli quanto noi continuerete a giocarlo fino allo sfinimento, nonostante tutto.

SpeedRunners

Un po' platform, un po' gioco di corse: è pensato per essere giocato in compagnia, ma anche in solitaria dimostrerà da subito di essere tostissimo. Il tempismo è fondamentale in SpeedRunners, dovendo correre da un punto all'altro della mappa, scivolando sotto o saltando sopra ostacoli, evitando pericoli in ogni modo possibile e cercare al contempo di non lasciarsi divorare dall'oscurità che piano piano rosicchia via gli angoli dello schermo. Finire al di fuori dei confini del monitor significa morire e anche una volta battuta l'I.A. non si è mai certi di riuscire a sopravvivere.

Celeste

Nonostante sia stato sviluppato dallo stesso team di Towerfall: Ascension, Celeste è un'esperienza completamente single player che pone enfasi sull'esplorazione e sulla sopravvivenza: niente frecce stavolta. Ma è ugualmente hardcore, in quanto bisogna scalare una montagna con una precisione chirurgica, saltando da una parete all'altra badando bene di non cadere e finire su degli affilatissimi spuntoni. Non saranno molti i nemici, al massimo ci sarà una sorta di alter ego malvagio a inseguirci in alcune sezioni, ma la necessità di doversi muovere con molta attenzione non fa che rendere il tutto ancora più complicato.