Toby Price solleva una nuvola di sabbia e polvere
© Kin Marcin / Red Bull Content Pool
Rally Raid

Le 10 cose che non sapevi sul Rally Dakar

Scopri di più sul Rally Dakar prima che la gara motoristica più dura del mondo prenda il via a gennaio 2025: ecco 10 curiosità che probabilmente non conosci sul più famoso dei rally raid.
Di Red Bull Team
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Lascia che ti aiutiamo a stringere gli ultimi bulloni mentre ti prepari ad affrontare il Rally Dakar 2025. Fidati: sarai chiamato il "Cervellone del Bivacco" quando racconterai queste curiosità sul rally raid più famoso e duro del mondo.
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Il Rally Dakar si corre sulla stessa distanza di un'intera stagione del WRC

Il Rally Dakar è una maratona, non uno sprint

Il Rally Dakar è una maratona, non uno sprint

© Kin Marcin/Red Bull Content Pool

Il Rally Dakar è un rally raid, ovvero una gara fuori strada che viene disputata su una lunga distanza e nell'arco di diversi giorni. Con una distanza totale di 7.759 km, di cui 5.115 km cronometrati, la Dakar rimane il più importante rally raid del mondo. Dal 2022 la Dakar è stata inserita nel Campionato Mondiale Rally Raid della FIA (W2RC), una competizione che si svolge in cinque tappe. All'interno del campionato la Dakar assegna punti doppi, in quanto è più lunga di una settimana rispetto agli altri quattro rally in calendario. Oltre alla Dakar in Arabia Saudita, il W2RC nel 2025 porterà la carovana di uomini e mezzi anche negli Emirati Arabi Uniti, in Sudafrica, in Portogallo e in Marocco.
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Non lasciare che un osso rotto ti rallenti

Toby Price continua la sua avventura alla Dakar su quattro ruote

Toby Price continua la sua avventura alla Dakar su quattro ruote

© Art Eugenio/Red Bull Content Pool

Il due volte vincitore nella categoria moto della Dakar Toby Price passerà alle quattro ruote per l'edizione 2025. L'australiano sarà al volante di una Toyota Hilux Overdrive, con il suo ex compagno di squadra KTM Sam Sunderland nelle vesti di copilota. Tuttavia, le imprese compiute da Price nel decennio che l'ha visto costantemente tra i protagonisti della Dakar non saranno dimenticate in fretta. La seconda vittoria di Price alla Dakar è arrivata nel 2019, l'anno in cui l'australiano ha regalato alla Red Bull KTM Factory Racing la 18ª vittoria consecutiva al famoso rally. A rendere speciale questo successo non sono stati però i freddi numeri, quanto il fatto che Price sia riuscito ad affrontare 5.200 km di sabbia, rocce e dune con un osso rotto! Poche settimane prima del via infatti, Price si era rotto lo scafoide del polso destro. L'australiano è stato anche accarezzato dal pensiero di non partecipare, ma alle fine si è invece imbarcato sul volo per il Perù ed è andato a vincere l'ultima Dakar ospitata in Sud America.
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I camion di supporto sono sia concorrenti che veicoli di servizio

In attesa dell'arrivo del camion di supporto

In attesa dell'arrivo del camion di supporto

© Eric Vargiolu/DPPI/Red Bull Content Pool

I team più importanti hanno camion di supporto che durante ogni Stage trasportano attrezzature che possono essere utilizzate nel caso in cui gli equipaggi di punta incappino in un incidente o accusino un problema meccanico. Questi camion di supporto sono enormi e sono chiamati a coprire lo stesso percorso delle auto, seppure a velocità molto meno sostenute. Ma non è tutto: questi bestioni del deserto, infatti, gareggiano anche contro gli altri veicoli di supporto del rally nella classe dedicata ai Camion.
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Un occhio al futuro

Carlos Sainz vittorioso per la quarta volta alla Dakar

Carlos Sainz vittorioso per la quarta volta alla Dakar

© Marcelo Maragni/Red Bull Content Pool

Le caratteristiche uniche della Dakar la rendono un banco di prova impareggiabile per le tecnologie innovative. I deserti della Dakar sono stati a lungo - e involontariamente - un test per migliorare la velocità e la sicurezza, e il programma Dakar Future ha permesso alle auto ibride di raggiungere i livelli di prestazioni necessari per partecipare alla corsa con ambizioni di classifica. Questo è stato dimostrato quando il campione in carica della Dakar Carlos Sainz ha vinto il suo titolo 2024 con un'Audi RS Q e-tron dotata anche di motorizzazione elettrica. Nuove strade continuano ad aprirsi anche oggi, con sperimentazioni tecnologiche che potrebbero trasformare il panorama dei rally raid nei prossimi anni. Lo spirito pionieristico della Dakar è anche al centro del progetto Mission 1000, un'iniziativa volta a utilizzare il rally per sviluppare fonti di carburante più sostenibili.
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Il rally è iniziato con una persona che si è persa nel deserto

Perdersi è una parte importante della tradizione della Dakar

Perdersi è una parte importante della tradizione della Dakar

© Florent Gooden/DPPI/Red Bull Content Pool

Thierry Sabine, un pilota di moto francese, stava partecipando al Rally Abidjan-Nizza del 1977 quando smarrì la strada. Rendendosi conto che navigare tra le remote dune di sabbia del deserto rappresentava una sfida sotto svariati punti di vista, organizzò il primo Rally Dakar. L'edizione inaugurale, chiamata Parigi - Dakar, partì dalla capitale francese nel dicembre del 1978 per giungere poi nella capitale del Senegal nel gennaio del 1979.
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La Dakar sarà sempre associata al colore rosa

L'ultima tappa della prossima Dakar prevede una partenza di massa

L'ultima tappa della prossima Dakar prevede una partenza di massa

© Marcelo Maragni/Red Bull Content Pool

Il traguardo della Dakar si trovava a Lac Rose, 30 km a nord della capitale senegalese. Il Lac Rose è stato chiamato così per via del suo colore inconfondibile: il lago ha infatti una colorazione rosa acceso, dovuta da un tipo unico di alga, la dunaliella salina. Il lago è così suggestivo che può essere visto dallo spazio e la sua sola vista - dopo due settimane di incessanti punizioni fisiche e mentali - in passato ha fatto scoppiare a piangere anche piloti adulti. La 47ª edizione del rally, che si terrà nel 2025, riecheggerà l'arrivo sul Lac Rose della Dakar. Nella dodicesima e ultima tappa la carovana sarà chiamata a una partenza di massa, proprio come avveniva quando la Dakar si svolgeva nel continente africano.
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La tappa Chrono di 48 ore è una gara nella gara

Tecnologia all'avanguardia sulla Century CR6-T di Laia Sanz

Tecnologia all'avanguardia sulla Century CR6-T di Laia Sanz

© Marcelo Maragni/Red Bull Content Pool

L'innovativo formato Chrono di 48 ore è stato introdotto nell'edizione 2024 della Dakar e, grazie al diffuso apprezzamento avuto da parte dei fan e dei partecipanti, ritornerà nel 2025. Il concetto alla base di questa tappa di due giorni sembra abbastanza semplice: trovare il giusto equilibrio tra prestazioni e affidabilità. Ma non prendiamoci in giro, niente è semplice alla Dakar. La mattina del 5 gennaio 2025 il convoglio della Dakar partirà dal bivacco di Bisha con un percorso di oltre 1.000 km da completare nei due giorni successivi. Allo scoccare delle 17:00 del 5 gennaio, i concorrenti dovranno fermarsi nell'area di sosta più vicina alla loro posizione (in totale ci sono sei aree di sosta disseminate lungo il percorso). Poi, la mattina del 6 gennaio, dovranno completare il resto della tappa cronometrata, ritornando al bivacco di Bisha. Bisogna prestare particolare attenzione all'aspetto meccanico per evitare di rimanere indietro in questa tappa mastodontica.
I meccanici sono impegnati alla Dakar

I meccanici sono impegnati alla Dakar

© Flavien Duhamel/Red Bull Content Pool

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Le categorie leggere permettono di scoprire nuovi talenti

Da quando la Dakar è stata trasferita in Arabia Saudita, c'è stato un enorme aumento di concorrenti che hanno partecipato iscrivendosi alle classi leggere del rally, come la categoria Challenger. I mezzi di questa categoria, come la Taurus T3 Max, ospitano un pilota e un copilota e sono una versione... ridotta delle auto da corsa della classe Ultimate guidate da leggende del calibro di Carlos Sainz, Nasser Al-Attiyah e Sébastien Loeb. Gareggiare nella classe Challenger è visto come il modo ideale per approcciarsi alla Dakar prima di approdare nella categoria regina. Lo hanno dimostrato i giovani rampolli del Red Bull Off-Road Junior Team Seth Quintero, Cristina Gutiérrez, Mitch Guthrie Jr. e Guillaume de Mévius, che si sono assicurati la guida della classe Ultimate alla Dakar 2025 dopo aver dimostrato il loro valore nella categoria Challenger.
"I Challenger hanno una velocità massima limitata a 135 km/h, mentre gli Ultimate possono raggiungere anche i 170 km/h", spiega De Mevius, che si è classificato secondo al suo debutto nella classe Ultimate. "Anche la resistenza della carrozzeria della Ultimate rappresenta un importante passo avanti: puoi attaccare molto di più su rocce e salti. Con una Challenger si arriva presto al limite, ma un'auto Ultimate può portarti ovunque".
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I paesaggi ti lasceranno a bocca aperta

Il paesaggio dell'Arabia Saudita non smette mai di stupire

Il paesaggio dell'Arabia Saudita non smette mai di stupire

© Florent Gooden/DPPI/Red Bull Content Pool

Dopo essere stata ospitata dall'Africa prima e dal Sud America poi, l'attuale sede della Dakar è l'Arabia Saudita. La nazione mediorientale ha stupito i concorrenti con il suo terreno desertico, trasformandosi ben presto nella location ideale della Dakar. Poche cose hanno lasciato il bivacco della Dakar così sbalordito come AlUla e la regione circostante quando la gara è sbarcata per la prima volta in Arabia Saudita nel gennaio 2020. I paesaggi caleidoscopici fondono il peso della storia e un elemento di mistero in un'esperienza unica nel suo genere.
La Dakar è tornata più volte ad AlUla dopo il primo incontro con i siti archeologici e i templi nabatei disseminati nella città vecchia. È nei canyon di AlUla che i concorrenti della Dakar saranno messi alla prova con la Tappa Marathon del Rally Dakar 2025. Secondo le regole di questa particolare Stage della corsa, i concorrenti passano una notte accampati nel deserto, separati dai loro meccanici e dalle loro squadre di assistenza. Il che significa che qualsiasi riparazione necessaria sarà un lavoro da affrontare in solitaria.
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I piloti non hanno tempo per fermarsi e...

Alcuni piloti non riescono a sopportare l'idea di rimanere in macchina per un giorno intero. Alcune tappe richiedono 12 ore di guida e, beh, a volte la natura bussa alla porta. Per questo motivo, alcuni piloti hanno dei sacchi nelle loro tute da gara, in modo da poter contenere l'urina mentre superano fiumi e massi a 170 km orari. È solo uno dei tanti sacrifici fatti in nome del tentativo di vincere - o anche solo di completare - il Rally Dakar.

Parte di questa storia

Rally Dakar 2025

La Dakar Rally 2025 porta centinaia di concorrenti a gareggiare e attraverso gli epici paesaggi dell'Arabia Saudita in una prova di resistenza estrema.

Nasser Al Attiyah

Nasser ha vinto tre volte la Dakar, nel 2011, nel 2015 e nel 2019

QatarQatar

Toby Price

Con il terzo posto all'esordio assoluto nella Dakar, si è meritato una sella nel KTM Red Bull Racing Team.

AustraliaAustralia

Stéphane Peterhansel

Da campione francese junior nello skateboard a primatista della Dakar, la straordinaria disciplina di Stéphane Peterhansel lo ha messo costantemente una spanna sopra i suoi avversari

FranciaFrancia

Carlos Sainz

Dopo aver lasciato il WRC, Carlos Sainz ha iniziato una nuova sfida, affrontare i rally cross-country.

SpainSpain

Sébastien Loeb

Dopo aver vinto quasi ogni tappa WRC negli ultimi dieci anni, Sébastien Loeb ha inciso per sempre il suo nome sui libri della storia dello sport.

FranciaFrancia

Laia Sanz

Spanish rally-raid star Laia Sanz is used to competing at the world's biggest events and is the only female to finish inside the Top 10 of the Dakar Rally.

SpainSpain

Cristina Gutiérrez

Spain's Cristina Gutiérrez is the second woman ever to win the Dakar Rally after victory in the Challenger class in 2024 – and now she's chasing Car glory.

SpainSpain

Guillaume de Mevius

Belgium's latest cross-country rally star, Guillaume de Mevius is already a Dakar Rally podium finishers in both the Challenger and Car classes.

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