Olmo è uno dei migliori centrocampisti del mondo
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Calcio

Il cammino di Dani Olmo: da La Masia fino alla tripletta in Supercoppa

Dani Olmo ha stregato il pubblico durante la Supercoppa di Germania, siglando una tripletta nella vittoria per 3-0 ottenuto dal RB Lipsia sul Bayern Monaco: ecco la storia del successo dello spagnolo
Di Red Bull Team
10 minuti di letturaAggiornato il
Sono pochi i giocatori che per raggiungere il successo hanno percorso una strada affascinante come quella che ha dovuto affrontare Dani Olmo, giocatore del RB Lipsia.
Le sue recenti prestazioni, tra le quali spicca senza dubbio la tripletta siglata contro il Bayern Monaco nella finale della Supercoppa di Germania 2023, lo hanno elevato allo stesso rango di tanti altri maestri spagnoli del centrocampo.
Dotato di intelligenza tattica, capacità di sfornare assist decisivi e desiderio di prevalere sugli avversarsi, Olmo ha sempre creduto di potere brillare anche sui palcoscenici più importanti.
Nel luglio 2014, dopo essere stato cresciuto a La Masia (la rinominata accademia del Barcellona) sin da quando aveva nove anni, Olmo ha coraggiosamente deciso di trasferirsi alla Dinamo Zagabria per andare alla ricerca di fondamentali minuti di gioco. La sua scelta, affatto semplice o banale, pure avendo stupito non poco il colosso blaugrana ha dato i suoi risultati: spesso, d'altronde, sono le strade meno battute a condurre nei luoghi più affascinanti.
Seguiamo il centrocampista spagnolo mentre ripercorre le tappe fondamentali della sua carriera.
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Livello 1 – Portare avanti la tradizione di famiglia

Olmo è nato in una famiglia legata a doppio filo con il mondo del calcio, ed è ben presto diventato impossibile separarlo dal suo pallone. Adorava talmente tanto giocare che, come ricorda lui stesso, ha addirittura esitato per un istante quando si è trattato di scattare una foto insieme a Lionel Messi perché ciò lo avrebbe costretto a interrompere una partita.
“Ho vissuto insieme a un pallone sin da quando ero piccolo. È ciò che ho sempre voluto fare. Ricordo anche quale pallone avessi quando, a 7 o 8 anni, ho scattato una foto insieme a Lionel Messi, e so bene che quel pallone è ancora a casa. Sono ricordi che dureranno per sempre, ma devo essere sincero che all'inizio non volevo neppure che quella foto venisse scattata: volevo continuare a giocare! Tuttavia, devo dire che non mi pento di avere smesso per quei 5 minuti che sono serviti per fare la fotografia".
Olmo ha mosso i primi passi della sua carriera nella accademia dell'Espanyol, ma quando è arrivato il Barcellona per offrirgli un posto all'intero di La Masia non ci sono stati dubbi: quella dei blaugrana era un'offerta irrinunciabile. "Sono tornati e hanno insistito".
Olmo (il secondo da sinistra) in azione con la Spagna U17

Olmo (il secondo da sinistra) in azione con la Spagna U17

© Nikolay Doychinov/Getty Images

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Livello 2 – La decisione importante: il trasferimento in Croazia

All'età di 16 anni, quando l'approdo in prima squadra sembrava ancora essere parecchio lontano, Olmo ha stupito il Barcellona decidendo di accettare la proposta avanzatagli dalla Dinamo Zagabria, un club croato.
“Nessun altro club mi ha offerto un progetto sportivo come quello che mi ha messo di fronte la Dinamo: mi veniva data, all'età di 15 o 16 anni, la possibilità di fare parte della prima squadra, permettendomi così di allenarmi con giocatori professionisti di fama internazionale. Ho deciso di trasferirmi lì e non ho alcun tipo di rimpianto perché, come ho dimostrato, sono migliorato parecchio non solo come calciatore ma anche come persona. Oggi sono il giocatore che sono grazie al tempo che ho trascorso lì".
Nessun altro club mi ha offerto un progetto sportivo come quello che mi ha messo di fronte la Dinamo: mi veniva data, all'età di 15 o 16 anni, la possibilità di fare parte della prima squadra, permettendomi così di allenarmi con giocatori professionisti di fama internazionale
Dani Olmo
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Livello 3 – Comprendere il suo nuovo Paese

Nonostante all'epoca fosse molto giovane, Olmo non si è fatto assolutamente intimidire: ha imparato la lingua e persino i cori. L'esperienza maturata in quegli anni lo ha segnato in positivo al punto da spingerlo a unirsi al progetto "Common Goal", i cui componenti donano una percentuale dei loro guadagni a un fondo che si occupa di affrontare e risolvere importanti questioni sociali. Le donazioni di Olmo, nello specifico, supportano un progetto portato avanti dalla Cross Cultures Projects Association (una organizzazione comunitaria croata) che punta a ridare stabilità alle comunità nate a seguito della guerra.
“Ho moltissimi ricordi speciali legati alla Croazia. Mi ricordo la prima partita giocata con la prima squadra, in occasione di un torneo organizzato a Vukovar in memoria delle vittime della guerra. Mi sono integrato subito nel Paese e sin dall'inizio mi sono identificato nelle persone che incontravo. La cosa mi ha colpito, e dunque ho deciso che in un modo o nell'altro avrei dovuto aiutare".
“Mi sono informato sui fatti storici e ho studiato la loro lingua, in modo tale da creare un legame ancora più forte con i croati. I tifosi della Dinamo - e il pubblico in generale - provavano un affetto particolare, oserei dire unico: a oggi, definisco la Croazia la mia seconda casa, e sono certo che tornerò in queste zone con una certa regolarità".
I tifosi della Dinamo - e il pubblico in generale - provavano un affetto particolare, oserei dire unico
Dani Olmo
Con la Dinamo Zagabria durante una partita della UEFA Europa League

Con la Dinamo Zagabria durante una partita della UEFA Europa League

© Gualter Fatia/Getty Images

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Livello 4 – La grande svolta

Olmo ha debuttato in una partita ufficiale a febbraio 2015, contro l'NK Lokomotiva, mentre ha dovuto attendere l'ultima partita della stagione 2106-2017 per siglare la prima rete contro il Rijeka. A fare decollare la sua carriera ha provveduto però un altro gol: quello pesantissimo segnato durante il sentito derby contro l'Hajduk Spalato, una partita che lo spagnolo ha ancora bene impressa nei suoi ricordi.
“È un derby infuocato, ci sono petardi e fumogeni letteralmente dappertutto. Per alcuni tifosi è addirittura irrilevante la posizione in cui si finisce il campionato: basta che si siano vinti i derby. Sono entrato al 50°, sull'1-0 per noi, ma poco dopo loro hanno pareggiato sugli sviluppi di un corner. Il mio gol è stato quello del 2-1. Ho realizzato quanto fosse importante quando ho visto i miei compagni di squadra decollare letteralmente dalla panchina. Dico sempre che quello è stato uno dei momenti chiave della mia intera carriera, senza ombra di dubbio alcuna".
L'esultanza di Olmo dopo un gol in Champions League con la Dinamo Zagabria

L'esultanza di Olmo dopo un gol in Champions League con la Dinamo Zagabria

© Dan Mullan/Getty Images

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Livello 5 – Il debutto in Champions League

Il successivo grande passo in avanti nella sua carriera c'è stato durante la stagione 2019-2020, quando lo spagnolo ha giocato per la prima volta nella fase a gironi della Champions League. La sua partita d'esordio nella massima competizione europea per club è stata a Bergamo contro l'Atalanta, conclusasi con un netto 4-0 proprio in favore della Dinamo Zagabria.
“Ci sono dei momenti che segnano un prima e un dopo, e quello è stato sicuramente uno di questi. Abbiamo vinto 4-0 e non credo che la Dinamo Zagabria avesse mai fatto qualcosa del genere nel corso della sua storia".
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Livello 6 – La Spagna torna a bussare alla porta

Tre mesi dopo Olmo è stato convocato per la prima volta dalla Nazionale Spagnola, ricevendo la notizia alla fine di una sessione di allenamento. "Il mister ci ha disposti in circolo, tutti insieme, e ha detto: 'Ragazzi, abbiamo una buona notizia. Tra di noi c'è un nuovo giocatore internazionale sotto tutti i punti di vista: Dani è stato convocato dalla Spagna'. Non me lo aspettavo e, chiaramente, non lo sapevo: ero quasi in stato di shock. Ero talmente concentrato sull'allenamento che non ero neppure a conoscenza del fatto che fosse stata diramata una nuova lista dei convocati. Quando mi hanno comunicato la notizia è stato incredibile, ho provato davvero una gioia immensa".
Quando mi hanno comunicato la notizia è stato incredibile, ho provato davvero una gioia immensa
Dani Olmo
Olmo ha debuttato con "La Roja" nella partita contro Malta, a Cadice, siglando un gol all'esordio dopo essere entrato in campo nel secondo tempo. A dargli veri e propri brividi, tuttavia, è stato l'inno nazionale.
“È stato incredibile. Avere la possibilità di ascoltarlo mentre si gioca per la nazionale maggiore, per di più in uno stadio come il Ramon Carranza di Cadice (una città che ama la propria squadra alla morte e che vive al ritmo del calcio), è stato indescrivibile. All'epoca non avevo le parole per spiegare cosa si provi, e pensandoci bene non le ho neppure ora. Sugli spalti c'era tutta la mia famiglia, inclusi i nonni che provengono proprio da Cadice".
All'epoca non avevo le parole per spiegare cosa si provi, e pensandoci bene non le ho neppure ora.
Dani Olmo
Olmo durante una partita di qualificazione per la Coppa del Mondo

Olmo durante una partita di qualificazione per la Coppa del Mondo

© David S. Bustamante/Soccrates/Getty Images

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Livello 7 – Abbracciare un nuovo stile di gioco nel RB Lipsia

Nel gennaio 2020 Olmo ha accettato una nuova sfida, presentatasi a lui sotto forma dell'RB Lipsia, in Germania. È stato un addio difficile. "Il momento dei saluti è stato duro. Sapevo che mi stavo lasciando alle spalle molti compagni di squadra, molti membri dello staff, molti fisioterapisti che mi avevano aiutato davvero moltissimo in carriera".
A quel punto, per lui si è trattato di adattarsi in fretta allo stile di gioco esigente e dinamico voluto da Julian Nagelsmann, allenatore dell'RB Lipsia.
“Sapevo che sarebbe stato un grande balzo in avanti, ma credevo che sarei stato pronto per farlo. All'inizio non è stato semplice e anzi, ci sono state un paio di partite in cui non ho giocato, ma mi è sempre stato chiaro quale fosse il mio obiettivo e cosa dovessi fare per raggiungerlo. Mi sono quindi continuato ad allenare fin quando non mi è stata data una chance, e in tutto questo processo Julian non ha mai smesso di incoraggiarmi".
“È uno stile di gioco più fisico, più diretto, che ti spinge sempre a muoverti in avanti. Giochiamo in situazioni estreme, che ti sottopongono a moltissima pressione, e sono quelli i momenti in cui ciascuno di noi deve usare le proprie abilità per ottenere il miglior risultato possibile. Da questo punto di vista, credo di essere migliorato moltissimo nel gioco tra le linee quando il pressing avversario è elevato".
Olmo con la maglia dell'RB Lipsia in una partita di Champions League

Olmo con la maglia dell'RB Lipsia in una partita di Champions League

© Marc Atkins/Getty Images

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Livello 8 – Euro 2020: "La Forza del Gruppo"

Olmo ha compiuto un altro step importante della sua carriera aiutando la Spagna a raggiungere la semifinale di Euro 2020, una partita poi persa contro l'Italia dalle Furie Rosse solamente dopo la lotteria dei rigori. Nel corso della competizione Olmo ha fornito tre assist in cinque partite, due dei quali durante la stessa partita - i sedicesimi contro la Croazia - dopo essere entrato in campo nel secondo tempo. È stato però lo spirito di squadra che ha lasciato un'impronta sullo spagnolo.
“Non abbiamo fatto gruppo solamente durante Euro 2020, ma anche nel corso delle qualificazioni. Avevamo un'ottima squadra e l'intero percorso è stato incredibile al punto che è diventato un documentario distribuito su Amazon: è intitolato 'La Forza del Gruppo', e non credo che esista un titolo migliore per descrivere quella squadra. Abbiamo dovuto superare diverse difficoltà, moltissimi ostacoli ed è stata davvero dura arrivare fino alle semifinali: alla fine, però, siamo stati davvero contenti di avercela fatta. Sono esperienze che è necessario fare se vuoi migliorarti e andare avanti. Siamo orgogliosi di quello che abbiamo fatto, anche se ciascuno di noi è convinto che avremmo potuto tagliare traguardi ancora più ambiziosi".
Olmo porta con sé il pallone dopo la tripletta siglata nella finale

Olmo porta con sé il pallone dopo la tripletta siglata nella finale

© Lukas Schulze via Getty Images

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Livello 9 – Segnare triplette e sollevare trofei

Olmo è stato parte integrante dell'RB Lipsia durante tutto il percorso che ha condotto la squadra a diventare una scintillante realtà calcistica tedesca. Ha segnato un rigore nella sequenza che nel 2022 li ha condotti alla vittoria della prima Coppa di Germania nella storia del club, e ha fornito l'assist a Christopher Nkunku per il primo gol segnato nella finale - poi vinta - contro il Francoforte che ha consentito all'RB Lipsia di difendere con successo il titolo 12 mesi dopo. 
Nella Supercoppa tedesca, giocatasi nell'agosto 2023, la sua prestazione è stata tale da rinominare l'intera partita "Il Dani Olmo Show". Con il Bayern Monaco come avversario e con l'Allianz Arena a fare da palcoscenico, Olmo ha siglato una doppietta nel primo tempo trasformandola poi in una tripletta dopo avere realizzato il rigore assegnato alla sua squadra al 68°.
Dopo avere sollevato il trofeo per la prima volta nella storia del club, Olmo ha detto: "È stata una notte fantastica. Credo che sia stata davvero la partita perfetta".
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Livello 10 – Qualsiasi cosa lo attenda, lui continuerà a divertirsi

La passione di Olmo per il calcio è evidente per chiunque lo veda giocare. Neppure la pressione o le indicazioni tattiche riescono a distoglierlo dal puro piacere del gioco. "È chiaro che riesci a goderti tutto di più se alla fine della partita hai vinto, ma non è detto che questo riesca sempre! Devi imparare a vivere con la pressione: se hai fiducia in te stesso, la pressione non potrà neppure scalfirti".
“Ci sono ancora moltissimi traguardi che voglio raggiungere, ma sarò sempre orgoglioso di ciò che ho provato e di ciò di cui sono stato parte finora".