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Max Verstappen trionfa nel Gran Premio d'Italia
© Dan Mullan / Getty Images
F1
F1, GP Italia 2022: le pagelline di Terruzzi
Dall'Autodromo Nazionale Monza grandi vittorie, debutti stupefacenti e mancanze note ed evitabili: voti e giudizi dall'asfalto brianzolo
Di Giorgio Terruzzi
4 minuti di letturaPublished on
Anche quest'anno le mie pagelline raddoppiano: la domenica, subito dopo la gara, in formato testuale, e poi in formato audio. Salva l'articolo tra i preferiti per non perderlo! E se vuoi dare anche tu un voto ai piloti di Formula 1, scrivi nei commenti della mia pagina Facebook la pagella di un pilota a tua scelta utilizzando l'hashtag #pagelleterruzzi: la più bella verrà inserita nelle prossime pagelline!

L'audio pagellina del GP d'Italia 2022

Ecco le mie pagelline del GP d'Italia di Formula 1 svoltosi a Monza:
Voto 10 a chi ha celebrato i 100 anni di Monza sopportando una serie di pasticci logistici e un finale da scandalo al sole. Voto 10 alla passione vera. Voto 10 al Presidente Mattarella che non ha battuto ciglio di fronte a una corsa incomprensibile, dato, appunto, il finale.
Voto 9 a Pierre Gasly che sabato ha chiesto via tweet: “Can someone tell me in which position I will start tomorrow’s race?”. La domanda offre la misura. Dello sbando. Per il voto alla FIA, prego proseguire la lettura. Gasly, comunque, prima di andare a nanna qualcosa ha saputo.
Il podio del Gran Premio d'Italia
Il podio del Gran Premio d'Italia© Mark Thompson / Getty Images
Voto 8 a Verstappen. Va bene tutto ma lui, sempre sul pezzo. Non lascia spazio nemmeno a una critica, è diventato persino cortese, rispettoso, educatissimo. E va come una bestia a tempo pieno. Bravo.
Voto 7 a Leclerc e Sainz per aver risposto 23 mila volte senza scappare via a domande tipo “Cosa si prova ad essere pilota Ferrari?”. “Quanto emoziona guidare a Monza davanti a questi magnifici tifosi?”. Poi, ci hanno dato dentro per l’intero weekend con la voglia di gratificare il popolo rosso. Si rispettano e rispettano chi li sostiene.
Voto 6 a De Vries. Il suo weekend mette in leggero imbarazzo Albon, in un imbarazzo colossale Latifi. L’ha tirato giù dalla branda, lo hanno messo su una Williams mai vista e lui ha cuccato 2 punti iridati. Non proprio da tutti.
Voto 6 a Russell e Hamilton. Fanno punti, fanno sempre bella figura ma la verità è che non può essere altrimenti. Quindi, in sostanza, fanno il loro dovere. Dunque, sufficienza piena come diceva la prof quando non sapeva cosa dire.
Voto 5 a Perez. Fa quello che si rifiuta di dare la scia. In base a che lo sanno solo lui e qualche parente messicano. Sempre in affanno quando si tratta di tirare, in compenso.
Voto 4 a Bottas. Ormai le becca da Zhou ogni tre per due. No dico, stiamo parlando del Findus e di un esordiente. Però con l’Alfa Sauber in zona Duomo di Milano sembrava Hamilton in zona settimo Mondiale. Si vede che da Lewis ha imparato parecchio.
Voto 3 alla FIA per aver riportato un trattore in pista senza fermare la corsa. Non doveva accadere mai più, se non sbaglio, se Jules Bianchi non è morto invano. Bene, no?
Voto 2 alla FIA e non zero per aver stabilito un nuovo record mondiale: 4 ore e 35 minuti per definire la griglia di partenza. Ora, siccome penalizza ma non capisce come si fa, becca una reprimenda, la ventiduesima, e quindi una squalifica a vita. Thank you, adieu, ciao, buonanotte suonatori.
Voto 1 alla FIA. Chi ha visto la corsa sino alla fine, sa perché. No comment. Di solito uno che fa questi disastri sul lavoro perde il lavoro.
Voto 0 a chi non ha messo la fascia nera al braccio, a chi non ha rispettato alcuni minuti di silenzio, a chi non parla fluentemente l’inglese in quanto lingua madre. Ragazzi, siamo British, altro che storie. Abitiamo a Bristol, Northampton, mica a Viareggio o a Cesena. E chi si comporta, invece di aspirare al titolo di Cavaliere o Commendatore, potrà puntare al “Sir”. Esagero? Certo, come richiesto dal protocollo. Con tutto il rispetto, of course.
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