La partenza del GP d'Olanda 2024 di F1
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F1, GP Olanda 2024: le pagelline di Terruzzi

Mandata in archivio la pausa estiva, la F1 è tornata a correre tra le curve veloci di Zandvoort: ecco le pagelline del GP d'Olanda 2024 di F1.
Di Giorgio Terruzzi
3 minuti di letturaPublished on
Anche quest'anno, dopo ogni Gran Premio di Formula 1, tornano le mie pagelline! Vuoi dare anche tu un voto ai piloti di F1? Scrivi nei commenti della mia pagina Facebook la pagella di un pilota a tua scelta utilizzando l'hashtag #pagelleterruzzi!
Ecco le mie pagelline del GP d'Olanda di Formula 1 svoltosi a Zandvoort:
Voto 10 a Leclerc. Chiudere sul podio dopo una vigilia così è come vincere gli 800 metri partendo dai 1500. Bravo. Una guida tutto brio, senza errori, per una soddisfazione che trasforma Monza in una ipotesi felice. Come diceva un vecchio Carosello: nonostante le botte che ha preso, Charles ha ancora una bella cera.
Voto 9 a Gasly. Rendiamo omaggio e merito ad un pilota che pensava di passare alla cassa e invece l’hanno fatto passare dall’ingresso di servizio per mesi. Mica facile tenere alto il morale. Lui: ottimo in Olanda, grinta e coraggio, una resurrezione dopo tante domeniche meste. Complimenti per la tenuta nervosa e l’autostima.
Max Verstappen in lotta con Lando Norris

Max Verstappen in lotta con Lando Norris

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Voto 8 a Norris e a Sainz. Lando ha stravinto ma era prevedibile visto il passo messo giù sulle dune. Forse il problema al via è tutto della McLaren ma gli tocca sempre fare la figura del bamba sotto il semaforo. Carletto: il più veloce in pista a lungo. Una domenica da protagonista per uno destinato a fare la comparsa.
Voto 7 a Verstappen. Non è più Super, è solo e gli tocca sudare per tenersi stretta la corona. Forse non basterà ma almeno sorride quando perde il che vale quanto una rivoluzione.
Voto 6 a Russell. Non una giornata da mettere in cornice ma nella prima parte della gara ha guidato come un forsennato. Poi si è sgonfiato insieme alla sua Mercedes ma insomma, il lungagnone, provarci ci ha provato.
Voto 5 a Hamilton. Il baronetto ha perso la bussola in qualifica e poi ha dovuto sgomitare tra i peones senza soddisfa. In compenso la sua penalità fa ridere ancora adesso dalle parti di Zandvoort.
Yuki Tsunoda davanti a Kevin Magnussen

Yuki Tsunoda davanti a Kevin Magnussen

© Getty Images / Red Bull Content Pool

Voto 4 a Magnussen. Povero Alvermann non più Magico. No, dico, ti passano in quattro sul dritto e non tiri fuori un rostro, un arpione, un’arma bianca? Niente, mansueto come un furetto al bromuro, povero Ciccio.
Voto 3 a Piastri. Non si capisce come mai certe volte questo fenomeno si ridimensiona così. Anche lui è partito maluccio forse senza colpa, poi ha viaggiato come uno che guida una macchina normale a bordo di una macchina fenomenale. Boh.
Voto 2 ai tifosi Ferrari che non riusciranno a competere con i tifosi di Verstappen. Raga, a Monza serve ballare il liscio in tribuna per 72 ore filate, altrimenti questi qui tutti in arancione vincono l’Oscar della sciambola. Coraggio, urge replica anche se non abbiamo Max.
Voto 1 a Sargeant. Tornando in albergo ha spatasciato una Prinz NSU noleggiata ad Amsterdam. Gli hanno sostituito l’auto con una Ford Capri e si è incagliato sull’unico faraglione olandese. In zona Biassono-Vedano-Parco di Monza stanno rivestendo gli alberi con dei permaflex onde evitare. Un fenomeno.
Voto 0 a Bottas. Felice per il penultimo posto conquistato a forza, sta zigzagando sui canali della capitale schizzando un sacco di gente che beve lungo le sponde. Il biondo che non conquista è scatenato. Conta di fare qualcosa di analogo alla Darsena e siete tutti invitati. Ciao.