È innegabile l'importanza che il Game Boy, apparso per la prima volta nel 1989, ha avuto nel gaming portatile e non, offrendo esperienze per l'epoca davvero incredibili, rappresentando una solida alternativa al televisore e alle console da salotto. Il successo clamoroso non ha però resistito allo scorrere del tempo, rimpiazzato dall'altrettanto celebre Nintendo “DS” che ha catalizzato il catalogo handheld di Nintendo da oltre un decennio. Con Nintendo Switch, l'ultima arrivata, le due concezioni di videogioco si sono mescolate, dando il via a una nuova era che ci porterà chissà dove. Motivo per cui abbiamo ben pensato di ripercorrere la storia di quel precursore, protagonista di tanti pomeriggi (e altrettante serate) attraverso 10 giochi che vanno assolutamente provati almeno una volta nella vita, tra pietre miliari amate in tutto il mondo e gemme sconosciute, ma non per questo meno meritevoli di attenzione.
Castlevania II: Belmont’s Revenge
La serie Castlevania di Konami è ormai in pieno periodo sabbatico da un po' di tempo a questa parte, ma negli anni '90 era una delle serie più celebri, amate e attive in circolazione, grazie anche ad alcuni eccellenti capitoli apparsi su NES e SNES. Il suo debutto su Game Boy non fu dei migliori, ma questo seguito del 1991 riuscì a spazzar via quel passo falso. Belmont’s Revenge è più bello da vedere e da giocare rispetto al suo predecessore del 1989, indubbiamente tra i migliori action/platformer apparsi sulla console, per non parlare della sua splendida colonna sonora, minimale (anche per via dell'uscita audio mono del Game Boy) ma superlativa, a dimostrazione che non serve chissà quale device ultra-tecnologico per realizzare un capolavoro.
The Legend of Zelda: Link’s Awakening
Pubblicato qualche anno dopo The Legend of Zelda: A Link to the Past, Link’s Awakening fu una vera rivelazione a partire alla grafica e dal comparto sonoro: a sorprendere fu soprattutto il suo essere perfettamente in grado di competere con il fratello maggiore a 16-bit. Era pieno di oggetti, dungeon, segreti e personaggi, a riprova del fatto che anche su Game Boy era possibile far girare avventure epiche e incredibili. Venne persino riproposto in versione migliorata su Game Boy Color: se non hai mai provato nessuna delle due versioni è giunto il momento di recuperare.
Tetris
Sarà anche scontata la sua presenza, e a dirla tutta le persone che non lo hanno mai giocato in vita loro si contano sulle dita di una mano, ma ogni occasione è buona per ribadire l'importanza di Tetris. Fu proprio grazie a questa leggenda made in Russia che il Game Boy raggiunse un pubblico vastissimo, complice la brillante mossa di Nintendo di includerlo gratuitamente con il GB, al punto da rendere la console un must-have per chiunque. Tetris è stato riproposto in tutte le salse nel corso degli anni (e venne persino realizzato un seguito su Game Boy nel 1993), ma l'originale resta imbattibile, un classico immortale. E se hai ancora un cavo per giocare in due preparati a rivivere una delle esperienze multigiocatore più belle di sempre.
Super Mario Land
E Super Mario Land 2? Per molti è il migliore, ma c'è da dire che il predecessore, pur non possedendo la stessa grafica e il vasto mondo di gioco, aveva un fascino pazzesco. L'inserimento di alcuni livelli da sparattutto a scorrimento furono una vera e gradita sorpresa, oltre che una splendida variazione sul tema, per non parlare delle variegate ambientazioni che spaziavano dall'Egitto alla Cina. E poco importa che fosse possibile completarlo in una sola sessione: meglio così non trovi?
Metroid II
Per avere la prova definitiva di quanto fosse fondamentale il Game Boy basta pensare ai grandissimi (e altrettanto fondamentali) sequel di serie leggendarie che ha ospitato sui suoi lidi in bianco e nero. Il primo Metroid su NES fu un successo stellare e creò una fanbase molto ampia e il suo seguito confermò la qualità del predecessore in termini di gameplay (nonostante l'assenza di uno schermo a colori). In Metroid II Samus Aran prese parte a una nuova ed epica avventura intrisa di alieni da massacrare e di fantascienza. Dei fan avevano pensino lavorato a un remake che è stato però bandito dalla distribuzione dalla stessa Nintendo. Che delusione.
Kid Dracula
In questa sorta di spin-off della serie Castlevania il giocatore impersonava un giovanissimo Alucard, figlio di Dracula, ben prima di quel suo ruolo da protagonista nell'indimenticabile Symphony of the Night per la prima PlayStation. Questa simpatica avventura (apparsa anche sul Famicom) era davvero piacevole nonostante il tono molto più leggero e da cartone animato. Erano presenti dei chiari rimandi alla serie madre, ma la componente platform era molto più semplice e i nemici erano carinissimi. La cartuccia è ormai rara e introvabile ma vale ogni singolo centesimo.
Pokémon Rosso/Blu/Giallo
Il Game Boy stava vivendo una parabola discendente prima dell'arrivo dei giochi dei Pokémon, ma il loro lancio nel 1996 cambiò e non poco le cose. Tornò immediatamente sulla cresta dell'onda e Nintendo colse la palla al balzo lanciando una versione migliorata della console, il Game Boy Pocket, con uno schermo decisamente migliore. A distanza di 20 anni la prima avventura targata Pokémon è ancora oggi profonda e coinvolgente, una formula vincente che è stata perfezionata nel corso degli anni ma che poggia ancora su quelle stesse solidissime basi. Sono stati recentemente ripubblicati su Nintendo 3DS, che significa che potrai rigiocarli tranquillamente e senza spendere un capitale per recuperare qualche vecchia cartuccia.
Donkey Kong '94
Nel 1994 Rare lanciò Donkey Kong Country su SNES, un “reboot” della serie su portatile: lo scimmione più amato del gaming regalò un'altra perla che rispettava pienamente i canoni classici, con il giocatore che indossava i panni di Mario intento a salvare Pauline dalle grinfie di Kong. Il livello introduttivo ricordava pesantemente quello del cabinato originale, ma quelli successivi offrivano numerose meccaniche e trovate geniali. Una testimonianza della bravura di Nintendo nel riportare in vita vecchi capolavori.
Mole Mania
Pubblicato nel 1996 (un po' tardi per il ciclo vitale del Game Boy), uscì in sordina e molti giocatori se lo persero purtroppo. Basta pensare che il leggendario Shigeru Miyamoto, il “papà” di Mario, Legend of Zelda e Pikmin, ne fu il produttore. Il suo tocco magico è evidente: lo scopo del gioco è quello di far raggiungere a una sfera nera un punto B partendo da un punto A, scavando delle buche nel terreno per farla avanzare e superare gli ostacoli. Sembra molto semplice come idea, ma in realtà richiedeva uno sforzo mentale incredibile: bastava un errore per mandare all'aria la partita e dover ripartire da capo. Potrai recuperarlo con poco sulla Virtual Console del 3DS.
Balloon Kid
È basato su Balloon Fight ed è un vecchio titolo Game Boy, anch'esso ignorato da molti, colpa forse dell'orribile copertina. Ha un fascino tutto suo e una certa profondità, ma la grafica è molto scarna. Superato l'ostacolo del movimento da destra verso sinistra (opposto a quello classico dei giochi dell'epoca), si lasciava apprezzare per la sua semplicità, ma anche per le coinvolgenti meccaniche: era possibile fluttuare per lo schermo e colpire i nemici, ma bisognava fare attenzione a non farsi bucare il palloncino. Nulla di grave: era possibile proseguire a piedi e cercare un altro pallone da gonfiare. I controlli non erano il massimo della comodità, ma se sei stufo dei soliti platform potrebbe fare ancora oggi al caso tuo.