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Vegas Jones
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Musica
Vegas Jones e Giro Veloce: il suo EP che si crede un videogioco
La passione per le macchine e il gaming si è concretizzata nel nuovo disco del rapper di Cinisello
Di Claudio Biazzetti
4 minuti di letturaPublished on
Più che un gamer nel tempo libero, a Vegas Jones non spiacerebbe essere un pilota a tempo pieno. In effetti, per quanto un bel gioco di macchine fatto bene possa regalare emozioni, la scarica di adrenalina non potrà mai nemmeno equiparare quella di un abitacolo sparato a 200 all'ora su un tracciato. E fin lì.
I videogiochi di macchine rimangono però un piacevole ripiego per il rapper di Cinisello Balsamo (vero nome Matteo Privitera), tanto che il suo ultimo EP, Giro Veloce, si crede quasi un titolo di quelli storici della EA Games: Need For Speed Underground 2 su tutti. 7 pezzi in tracklist, tutti belli adrenalinici, in caps lock e con nomi anche illustri all'interno, da Salmo a Mambolosco.
Che fai?
Sono in studio in questo momento. Sono già al lavoro su roba nuova. Mi fa bene e poi cerco di ottimizzare il tempo. Sono tornato subito operativo. E poi il progetto Giro Veloce è fatto anche un po' in quello spirito: dare una scarica, fare il giro veloce e qualificarsi bene. Mettersi in griglia di partenza.
Progetto energico, titoli dei pezzi in caps lock.
Sì, avevo proprio bisogno di darmi una rinfrescata, una scrollata. Non ti accorgi, ma appena ti guardi indietro sono passati 4 o 5 anni dalla prima cosa che ti ha dato un po' di notorietà. È come se si fosse chiuso un ciclo. Sono arrivato al limite di una stagione artistica e personale, quindi ho dovuto automaticamente rinfrescarmi facendo altra musica. Questa cosa mi ha dato talmente tanta spinta che ho voluto metterlo chiaro e tondo nell'EP. È un prodotto energico, ha i colori al neon, si rifà un poi ai videogiochi di macchine. E poi quest'anno è stato anche l'anno dei videogiochi, ci abbiamo giocato tutti tanto. Molta gente li ha scoperti nel 2020. Io ho sempre giocato molto, anche se negli ultimi anni non ho potuto giocare come volevo. In questo periodo però sì.
La copertina è palesemente Need For Speed Underground 2.
[ride] Eh sì, è proprio lui. Che poi io sono molto più fanatico delle corse che dei videogiochi. Ho comprato Need For Speed e Call Of Duty da sempre, ogni anno. Però di base i riferimenti nella mia musica, anche al di fuori di questo EP, sono spesso incentrati su auto, motori, velocità, come se tutto fosse una gara. È una mia passione ma anche un mio sogno. Mi piacerebbe, un giorno, buttarmi su roba di motorsport.
Beh, qui su Red Bull sei nel posto giusto.
Eh sì, mi piacerebbe sicuramente fare il pilota, più che il gamer. Comunque tempo fa l'avevo proposto a Red Bull di fare una gara di go kart con tutti i rapper, rimango dell'idea che sia una figata.
Mai dire mai. Comunque il formato EP è inflazionato in questo periodo, non trovi?
Sì, l'EP è una buona soluzione. Sai benissimo l'anno che sta correndo, non essendoci i live è naturale che uno sia sbilanciato totalmente nella scrittura dei pezzi. L'EP quindi torna molto utile, anche perché sarebbe stupido fare un album ufficiale in questo periodo. Il mio EP va un po' oltre la realtà, ha la copertina che sembra un videogioco, è un po' una fuga dalla realtà, una fuga nel virtuale fuori dallo spazio e dal tempo come un videogioco. Fa viaggiare con la fantasia, è una scappatoia. Poi ti dico, mi ero già trovato bene qualche anno fa quando ho fatto il repack di Bellaria: Gran Turismo. Quindi l'EP è una soluzione sempre valida.
E Sballo Shallo feat. Salmo?
Quel pezzo è nato così, naturalmente, accostando due parole che uso nel quotidiano. Principalmente suonava bene. Poi si è costruita una storiella sopra, perché la prima caduta del ritornello ce l'ho su "Sballo" e la seconda ce l'ho su "Shallo". Ci puoi trovare mille interpretazioni. Ora sto vedendo che su Tik Tok i ragazzi stanno usando il pezzo contro il bullismo, cosa che mi fa piacere. Le conseguenze che può comportare un pezzo sono sempre imprevedibili, ma sono contento che stimoli la fantasia della gente.
In generale comunque è un EP con poche tracce ma tanti amici.
Sì, ci siamo divertiti. Sono tutti feat presi bene, si sente che è roba fatta per amore della musica. Sono super soddisfatto sia degli ospiti perché hanno spaccato anche più del dovuto. Sia Salmo che Mambolosco hanno fatto più barre del dovuto, semplicemente perché si sono presi bene. Un progetto bello, senza intoppi.
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