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La giuria del Red Bull Bc One: intervista a Froz
Il b-boy nato a Mosca si ispira al nonno che ha combattuto nell'Armata Rossa contro i nazisti
Di Mimmi Maselli
4 minuti di letturaPublished on
Froz
Froz© Nika Kramer
Roman Gorskiy, in arte Froz. Nato a Mosca (Unione Sovietica), vive a Milano, b-boy dal 2001. Due volte vincitore del RedBull BC One Cypher Italy nel 2012 e nel 2013 e vincitore delle RedBull BC One Western Europe FINALS 2013. La sua crew si chiama Bandits dal 2004.
Froz, uno dei più rappresentativi b-boy di tutta la scena italiana, ma molto noto anche a livello internazionale, è uno dei tre giudici della finale del Red Bull Bc One Italy Cypher di Cesenatico. Lo abbiamo intervistato per provare a capire cosa significa "stare dall'altra parte", cosa significa avere la responsabilità di cambiare la carriera di un giovane b-boy. Ci siamo fatti dare anche qualche consiglio sul giusto approccio al breakin' e raccontare cosa lo ispira quando danza.
Tu hai partecipato più volte al Bc One e lo hai anche vinto: che cosa ricordi delle tue prime esperienze in questo tipo di grandi eventi e contest?
"Ho partecipato 4 volte al Cypher italiano, 2 volte ai Western European Qualifier, e una volta alla World Final. La prima cosa che ricordo è la sconfitta del Cypher 2011, dove ho capito perfettamente cosa significasse gareggiare in una competizione di questo genere. Ho capito cosa mi mancava e che tipo di approccio avrei dovuto avere le prossime volte. Approccio che mi ha permesso poi di arrivare fin qua".
Aver vinto il Bc One ti ha cambiato la vita o è stato comunque importante per la tua carriera da b-boy?
"ll BC one è una grande opportunità. Hai l'occasione di dimostrate a te stesso quanto vali, e quando ci riesci comprendi che tutti i sacrifici fatti fino a quel punto non erano vani. Ho vinto l'italiano due volte nel 2012 e 2013, le finali del Western European a Napoli, e sono l'unico italiano ad essere andato al mondiale attraverso le qualifiche. Certo che mi ha cambiato la vita e la carriera da b-boy".
Fare il giudice è un ruolo di grande responsabilità: che approccio e che metodo usi per valutare i concorrenti?
"Fare il giudice è un riconoscimento all'esperienza, ai sacrifici, ai risultati che hai ottenuto nel tuo percorso. Sono molto felice di essere parte della giuria del Cypher italiano perchè ho giudicato diversi cypher in giro per il mondo ma quello italiano, paese che ho rappresentato alle finali mondiali, mai. Ogni giudice ha i suoi criteri, come è giusto che sia. Dal punto di vista del breaking, guardo la completezza ed ovviamente il livello generale del b-boy. Da un punto di vista psicologico, guardo come il b-boy affronta la situazione, se riesce a sprigionare il suo vero potenziale oppure se si fa schiacciare dalla pressione della gara".
And the winner is...
And the winner is...© [unknown]
In queste sfide conta di più lo stile o la tecnica?
"In questi contest conta quanta esperienza hai nell'affrontare sfide del genere, il livello generale del b-boy ed il suo repertorio per riuscire ad arrivare fino in fondo. Per vincere il Red Bull BC One Cypher hai bisogno di almeno 10 entrate".
Tu sei anche un ottimo maestro di breakin': la prima cosa che insegni ai giovani ballerini che vogliono diventare b-boy?
"Grazie dell'ottimo maestro, spero ve lo abbiano riferito i miei allievi. Una delle prime cose è il divertimento, non forzare su niente, far divertire e poi successivamente appassionare l'allievo a questa disciplina".
Quali errori commette più facilmente un giovane b-boy?
"Di errori se ne commettono tanti, ma anche essendo esperti. Pero' i giovani sono piu a rischio di sbagliare nel percorso perchè non hanno esperienza e devono farla sulla propria pelle. Uno degli errori piu comuni è volere tutto e subito: nel breaking devi sudare a lungo per avere risultati. E soprattutto perseverare!"
Il breakin' si impara ancora per strada oppure è ormai sufficiente andare in una buona scuola?
"Il Breaking nasce in strada a il suo spirito rimarrà sempre quello, ma la scuola di danza è un ottimo servizio che evita al genitore i timori della strada. Mandare un figlio a scuola è molto meno preoccupante che mandarlo in strada. Ci sono molti dibattiti su questa cosa ma diciamo così: se il breaking gode ora di un certo successo popolare e ha un seguito tra i ragazzi, di certo è merito dei numeri e il lavoro che fanno le scuole di danza, non la strada. Ad ogni modo, puoi imparare a fare breakin' ovunque, basta avere voglia!"
Dove trovi l'ispirazione per ballare?
"Quando ho iniziato a ballare, la mia ispirazione arrivava guardando i b-boy che reputavo miei "idoli". Quando sono cresciuto mi sono ispirato a cose più legate alla mia storia: la mia famiglia, i miei parenti, le mie idee e i miei concetti. Mi ispiro molto a mio nonno che ha combattuto nell'Armata Rossa contro i nazisti: a lui ho dedicato la mia vittoria delle Western European Finals".
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