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Le sfide più impossibili della storia del gaming

Quando il divertimento sta nel superamento di ogni limite
Di Rich Wordsworth
9 minuti di letturaPublished on
C'è qualcosa di unico che caratterizza i videogiochi. È l'unica forma d'arte in grado di ispirare pensieri decisamente fuori dal comune: “Vorrei che fosse più difficile”. Non esiste un livello tale di difficoltà in altri campi dell'intrattenimento.
Ce la ricordiamo tutti la splendida sensazione che si prova quando si riesce a superare una missione o a sconfiggere un boss che consideravamo (segretamente) troppo difficili per noi. In quei momenti è impossibile non sentirsi dei veri e propri titani, degli dei da divano.Si diventa dei soldati imbattibili, o dei piloti irraggiungibili. Almeno entro i confini della propria stanza.
Esiste però una ristretta cerchia di giocatori che non si accontentano di un'effimera vittoria di tanto in tanto. Sono alla costante ricerca di sfide fuori dalla portata del giocatore o dello sviluppatore medio. A muoverli sono una folle passione e un talento fuori scala, cresciuti a pane e “permadeath”, la morte permanente che, di tanto in tanto, torna a palesarsi in alcuni videogiochi. O un livello di sfida, spesso auto-imposto, semplicemente malsano.
È in loro onore che abbiamo deciso di raccogliere sette storie vissute sul filo del rasoio. Una folle regola infranta? Onta impossibile da lavare. Eroi dalla tastiera spaccata in due, campioni del joypad dalla levetta distrutta, ci inchiniamo di fronte a voi.

Pokémon Rosso Fuoco – Un Rattata è per sempre

Totalmente noncurante del mantra della serie, l'utente Twitch Pokémon Challenges ha deciso di giocare l'intero Pokémon Rosso Fuoco senza catturarne praticamente nessuno. Dopo aver trovato un Rattata selvaggio ha dato il via al suo viaggio con un: “È tutto ciò di cui ho bisogno. E ora in marcia, il destino mi attende”.
Rattata, come probabilmente saprete, è un Pokémon gigantesco. La sua forma ricorda quella di un drago, con 6 zampe, due bocche e dei bazooka al posto delle gambe. Ah, no, in realtà si tratta di una piccola creatura molto simile a un topo. E come se non bastasse, è tra i più deboli e inutili dell'intero gioco. Ne troverete uno in ogni angolo, principalmente nelle zone iniziali, e come le loro controparti reali, passano dall'essere teneri e simpatici a ripugnanti, al punto da costringervi a pagare qualcuno per farli sparire dalla vostra cantina. Insomma: a nessuno verrebbe mai in mente di usare Rattata.
Nessuno... tranne il nostro eroe, che è riuscito a finire il gioco con un solo Rattata, e senza mai morire. Nessun drago, nessun uccello leggendario, nessun serpente di pietra pronto a far piovere rocce su di lui è riuscito a fermarlo nella sua impresa: quel topastro si è fatto strada con onore fino alla fine. Ok, tutto questo però non è successo al primo tentativo, come potrete notare nel video in alto (in cui troverai tutte le sue morti). In alcune delle sue partite è stato costretto a ripartire da zero dopo quasi 20 ore di gioco...Insomma, una folle impresa. Ma alla fine ce l'ha fatta.

Skyrim – Allergia all'avventura

Skyrim: The Elder Scrolls V

Sembra interessante! Meglio non indagare

© Bethesda

Ah, i personaggi non giocanti. Sempre sfortunati, sempre bisognosi di aiuto, eppure anima pulsante di Skyrim. Il fabbro che batte incessantemente sull'incudine, per forgiare qualche potente spa... no, si è fermato, è andato via. Ecco invece un duro lavoratore, armato di ascia, pronto a tagliare la legn... no, è appena entrato in una taverna. Ma non c'è nessuno che lavora?
Se pensate però che la loro vita sia noiosa, c'è qualcuno che è riuscito a superarli: Christopher Livingstone ha deciso di intraprendere un'epica avventura all'insegna di tutto ciò che non è minimamente epico, nei panni di Nordrick il Nord, vero maestro nello schivare... le emozioni.
Nel suo articolo, Christopher ha elencato tutte le regole che si è imposto per poter vivere una vita simile a quella dei comuni cittadini di Skyrim, mangiando e dormendo in maniera regolare, tenendosi a debita distanza da qualsiasi avventura, il tutto senza mai morire. Ma per allietare le noiose giornate del suo personaggio si è imposto di cercargli una dolce metà, per scaldare il suo cuore nelle fredde notti invernali. Ti sfidiamo a replicare la sua impre... no, ok, è davvero troppo. In compenso, puoi leggere il suo diario (in inglese): fidati, alla fine le sorprese mancano.

Nuclear Throne – Armato solamente di una pistola

Nuclear Throne è già tostissimo di suo. La permadeath è ampiamente contemplata nella sua selva di pixel, crudeltà e proiettili, e ognuno dei personaggi giocabili ha la stessa quantità di vita di un 80enne che fa base jumping da un vulcano in eruzione. Bastano uno o due passi falsi per mandare all'aria la partita e ripartire da capo. L'unico vantaggio che si ha è che, avvicinandosi al Nuclear Throne del titolo, si ottengono armi via via più potenti: fucili laser, mitragliatrici, lanciagranate... sempre che riusciate a sopravvivere, s'intende.
Ti lasciamo immaginare quanto possa essere folle qualcuno che decide di giocarlo interamente con la sola pistoletta di partenza. Niente spara-fulmini o cannoni spara-chiodi. Solo lo YouTuber i5m1thy, una sei colpi e, con molta probabilità, 1000 notti insonni. Pazzesco.

Fallout 4 – L'incubo di Preston Garvey

L'auto-imporsi la morte permanente in un gioco è un piccolo atto di ribellione. Un giocatore sfida, contando unicamente sulle sue forze, la tirannia impostagli dagli sviluppatori. Ma cosa succede quando è il gioco a ribellarsi contro di lui? Prova a chiederlo a Kyle Hinckley, il re della desolata Boston post-apocalittica di Fallout 4. Dopo aver completato una prima volta il gioco senza aver mandato praticamente nessuno al Creatore, il buon Kyle si è prefissato di rigiocarlo da capo senza morire nemmeno una volta. Una sfida molto dura, degna di un pazzo, che l'insopportabile Preston Garvey non gli avrebbe mai permesso di portare a termine.
Garvey, per chi è a digiuno di Fallout 4, è il leader dei Minutemen, una delle fazioni presenti nel gioco. Potrai chiamarli in tuo soccorso quando necessario, una volta che ti unirai a loro, ma sono fondamentalmente inutili, oltre che fastidiosi. E Garvey è il peggiore in assoluto. Mentre sarai impegnato a salvare ciò che resta del mondo ti tormenterà di continuo, chiedendoti ripetutamente una mano, per andare a ripulire questo o quell'accampamento.
Fino al fattaccio: il povero Hinkley, testando i propulsori della sua armatura atomica, ha dato il via a uno scontro a fuoco per errore, scatenando le ire del maledetto Garvey, che non l'ha presa un gran bene e ha iniziato a perseguitarlo in cerca di vendetta. Trattandosi di un personaggio chiave dell'avventura, il nostro non ha nemmeno potuto ucciderlo. Nel video potrai gustarti un intero episodio della sua serie dedicata al gioco di Bethesda, grazie al quale comprendere quanto fastidioso e insopportabile possa diventare il già odioso Garvey.

FTL - Così tante scelte

Eppure noi continuiamo a dirlo alle persone di non andare nello spazio. È freddo, non c'è nulla di divertente lì sopra, ed è inevitabile finire divorati da qualcosa, o risucchiati da qualche buco nero. Perché non restare qui che ci sono aria, acqua e patatine in quantità industriale? FTL (Faster Than Light) è la versione videoludica di chi si ostina a esplorare il vuoto cosmico. Nel tuo rischioso viaggio, nel quale tanti altri capitani prima di te hanno trovato il riposo eterno, troverai nuove forme di vita e civiltà. Salvo poi far partire qualche razzo per sbaglio, invece di dare il via a una conversazione, e addio, si torna al punto di inizio.
Sin dalla sua uscita nel 2012 sono stati tanti i giocatori che hanno optato di intraprendere un viaggio con qualche strana regola decisa a tavolino, ma probabilmente nessuno è mai arrivato ai livelli dello YouTuber Nerd³. Non sai precisamente come funziona FTL? Immagina un episodio di Star Trek, uno di quelli ricchi di avventure e pericoli. Ecco, ora prova a immaginare l'Enterprise senza scudi attivati, senza equipaggio o senza ossigeno. Abbastanza folle, non trovi?

DayZ – Morte=Addio gioco

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Corri!

© Bohemia Interactive

Guarda un po' chi è tornato dalle sue leggendarie non-avventure: il masochista seriale Christopher Livingstone! Questa volta però ha messo la noia e il pacifismo da parte: è il momento di affrontare orde di zombi. Affrontare, possibilmente senza combattere, ovvio. Meglio ancora senza nemmeno vederli. Quel che ha fatto, a dirla tutta, è stato correre, sanguinare e imprecare.
La sfida l'ha messa in piedi per Rock, Paper, Shotgun. L'obiettivo? Percorrere il tragitto tra una città e l'altra di DayZ, entrambe stracolme di zombi fino all'orlo, senza morire. Nulla di eclatante, direte voi. E invece no, perché in DayZ si muore, si muore spessissimo. Muoiono tutti.
Per rendere ancora più malsana la cosa, ha fatto una promessa: una sola morte, e niente più DayZ per lui. Addio per sempre. Dopo ben 250 di ore di gioco, come testimoniato dal suo account Steam. Ma come si fa anche solo a pensarla una cosa del genere?
Non vi rovineremo il piacere di scoprire come è andata a finire. Se masticate l'inglese, correte a leggere il suo articolo.

XCOM: Enemy Unknown - Modalità Iron Man, niente morti

XCOM è celebre proprio per la permadeath, che costringe a dire addio ai propri soldati faticosamente potenziati, nel caso in cui dovessero morire in battaglia. Tecnicamente, giocando a “Normale”, potrai salvare la partita in tutta tranquillità, in modo da ricaricare il salvataggio e riportarli in vita. Pur sapendo benissimo che non si fa, in quanto si va a snaturare l'esperienza. Per godertela nella sua forma più pura, dovrai giocare in modalità Iron Man: in questo modo, non avrai nessuna seconda chance. Una volta morto, dì pure addio al tuo soldato.
Ma per alcuni giocatori, te lo abbiamo detto all'inizio dell'articolo, tutto ciò non basta. Devono spingersi oltre. Come nel caso dello YouTuber Antti Kokkonen, conosciuto come Zemalf, che ha deciso di completare XCOM: Enemy Unknown senza perdere nulla: né un soldato, né un mezzo, né una missione. E ci è riuscito. Perché è un drago di XCOM, ed è migliore di noi, di chiunque sulla faccia della Terra. Quando i veri alieni invaderanno il nostro pianeta sarà uno dei prescelti che verranno studiati e analizzati, così da carpire ogni segreto dell'umanità. Oppure chissà, potrebbero tranquillamente scambiarlo per uno di loro.
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