Alessandro De Rose si tuffa dalla piattaforma di Polignano a Mare
© Romina Amato / Red Bull Content Pool
Cliff Diving

Polignano a Mare: cosa fare nei giorni del Red Bull Cliff Diving

La Perla dell’Adriatico ospiterà - per l’11ª volta nella storia della competizione - il round italiano della Red Bull Cliff Diving World Series: ecco cosa fare in città tra un tuffo e l’altro.
Di Red Bull Team
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Da un "blu dipinto di blu" a un altro, dall'azzurro del cielo sopra Polignano a Mare fino a quello delle acque cristalline del Mare Adriatico che lambiscono le coste e le spiagge della Perla dell'Adriatico. Dal 28 al 30 giugno in Puglia torna - per l'11ª volta nella storia della competizione - la Red Bull Cliff Diving World Series, ancora una volta pronta a tenere con il fiato sospeso il pubblico accorso per ammirare le evoluzioni dei migliori cliff diver del mondo.
Tra un’acrobazia e l’altra, tra una manche della competizione e la successiva, Polignano a Mare offre moltissime possibilità di svago a tutti coloro che si lasceranno trascinare dal fascino di una delle più belle città della costa adriatica. Ecco una serie di attività da svolgere, luoghi da visitare o piatti tipici da gustare nei giorni della Red Bull Cliff Diving World Series.
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Visitare la Fondazione Museo Pino Pascali

Luogo di riferimento per l’arte contemporanea nell’Italia meridionale e nata per omaggiare uno dei nomi più celebri dell’arte italiana del ‘900, la Fondazione Museo Pino Pascali di Polignano a Mare è dedicata all’artista pugliese scomparso prematuramente nel 1968 dopo essere stato tra i precursori dell’arte povera, della body art e dell’arte concettuale. Nata nel 2010, la Fondazione trova la sua sede nell’ex mattatoio comunale, a strapiombo sul mare, fregiandosi del titolo di unico museo di Arte Contemporanea stabile in Puglia. Accanto alla sua collezione permanente, che comprende molte tra le più famose opere di Pascali, la Fondazione ospita mostre temporanee internazionali ed è sede del Premio Pino Pascali. All’interno del museo è anche possibile consultare l’enorme patrimonio documentario dell’Archivio Pascali, contenente cimeli, disegni, scenografie e sculture.
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Raggiungere San Vito per godersi un bagno al tramonto difronte l’Abbazia

Percorrendo per pochi km un tratto dell’antica via Appia Traiana e a breve distanza dal centro abitato, si giunge nella suggestiva località di San Vito. È qui che sorge l’omonima Abbazia, di epoca medioevale e fondazione benedettina, che colpisce il visitatore grazie al suo aspetto maestoso. Caratterizzata architettonicamente da un impianto a cupola in asse, l’Abbazia di San Vito fu dimora dei monaci basiliani prima dell’approdo della principessa Florenza con le reliquie del santo e dei suoi precettori, Modesto e Crescenza, tutte custodite all’interno dell’edificio. Dal XIV al XVIII secolo l’Abbazia è stata poi dimora dei Frati Minori conventuali dei SS. Apostoli prima di entrare a far parte dal 1785 dei beni del Regio Demanio e di diventare infine proprietà dei Marchesi La Greca. Annessa al complesso monastico è poi una piccola chiesa in stile romanico, caratterizzata da tre navate separate da regolari pilastri.
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Passeggiare tra vicoli di Bari Vecchia e scoprire la storia di San Nicola

Con il lungomare più esteso d’Italia e due volti tutti da scoprire, Bari è una meta che nessuno può esimersi dal raggiungere e visitare. Porta della città vecchia, adagiata sull’Adriatico, è il grandioso Castello Svevo, maniero difensivo prima e residenza rinascimentale poi. Dopo essersi lasciati alle spalle l’Arco del Pellegrino si arrive nella Cittadella Nicolaiana, in cui spiccano la Basilica intitolata al Santo patrono della città e la Cattedrale romanica di San Sabino. La Basilica, fondata nell’anno 1000 e più volte rimaneggiata, è considerata un prototipo del romanico pugliese: caratterizzata architettonicamente da due torri slanciate, dai soffitti lignei e dai dipinti seicenteschi del pittore bitontino Carlo Rosa, mostra ai fedeli la Cattedra di Elia, i capitelli medioevali e il ciborio mentre nella sua cripta custodisce la tomba di San Nicola e la Cappella russa ortodossa. Tra le strade dell’ottocentesca Bari murattiana è impossibile non notare palazzi signorili - come il Teatro Petruzzelli, il Teatro Piccinni e Palazzo Fizzarotti - o tesori del sottosuolo come il Tempio di San Giorgio, l’ipogeo di Madia Diana e l’ipogeo “ebraico”.
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Fare il pieno dei piatti tipici della tradizione pugliese

Regione in grado di soddisfare tutti i palati, la Puglia offre ai buongustai di tutto il mondo una varietà di prodotti e sapori che ha pochi eguali nel mondo. Bagnato dal mare ma con pianure e colline al suo interno, ogni zona del tacco d’Italia custodisce un prodotto tipico, figlio delle caratteristiche della terra e del clima che gli consente di crescere e prosperare. Secoli di agricoltura e allevamento hanno accompagnato la crescita e l’evoluzione della Puglia, la cui tradizione contadina ha legato un nome a ogni piatto in modo tale da renderlo unico e caratterizzante del luogo. Questa ricchezza gastronomica permette di scoprire questa Regione tramite un’altra via: quella segnata dai percorsi del turismo culinario.
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Ammirare il tesoro nascosto delle Grotte di Castellana, tra stalattiti e stalagmiti

Le Grotte di Castellana sono un complesso speleologico di fama internazionale. Considerate tra le più importanti non solo d’Italia ma anche d’Europe, queste grotte sono particolarmente apprezzate non solo per la ricchezza e la varietà delle concrezioni cristalline, ma anche per l’estensione e la vastità delle gallerie naturali. Situate a circa 40 km da Bari, sono frutto dell’azione erosiva di un fiume sotterraneo che per secoli ha plasmato la roccia calcarea caratteristica della murgia barese. Districandosi tra stalagmiti e stalattiti e attraversando ampie caverne dai colori e dalle forme mozzafiato è possibile ammirare la Grotta Bianca, la Caverna dell’Altare e quella della Cupola, nonché il Passaggio del Presepio e la Madonnina delle Grotte.
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Raggiungere Conversano, elegante cittadina con un ricco patrimonio storico artistico

Distante solamente 10 km dal mare e a circa 30 km da Bari, Conversano è una cittadina circondata da campagne e altipiani carsici. Lasciatevi rapire dalla vista panoramica di cui si gode da Largo di Corte, e viaggiate indietro nel tempo grazie ai resti delle mura megalitiche, ancora presenti a cingere l’affascinante centro storico. All’interno di quest’ultimo si trovano monumenti come il Castello degli Acquaviva - e la sua Pinacoteca - e la Cattedrale, mentre al di fuori di esso è il Castello Marchione a catturare l’interesse e gli sguardi dei visitatori. L’interesse degli amanti della natura sarà sicuramente risvegliato dal fenomeno naturale dei “Laghi”, 10 depressioni carsiche site ai piedi delle alture che, in periodo di piogge, si trasformano in specchi d’acqua dolce popolati da rettili e anfibi.
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Per i più golosi, da non perdere il Gelato di Polignano

Polignano a Mare vanta, tra le altre cose, anche un’antica tradizione gelateria. Era infatti il 1935 quando il Cavaliere Giuseppe Campanella, venditore di mandorle, iniziò a dedicarsi al gelato in un piccolo laboratorio divenuto poi famoso sotto la conduzione di suoi figlio Mario. Tantissimi i gusti da provare: il caffè “speciale” preparato con caffè, panna e scorza di limone, i gelati e le granite ai gelsi, mandorle fichi e fichi d'india, fino al recentissimo gelato vegetale. Una tradizione decennale, quella del gelato, che continua ad attrarre viaggiatori, compaesani ed escursionisti.
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Perdersi nei vicoli dei borghi bianchi della Valle d’Itria (Ostuni, Locorotondo, Cisternino, Ceglie Messapica)

Trulli, vigneti e uliveti a perdita d’occhio: è questo il volto più autentico e caratteristico della Valle d’Itria. Dopo essersi smarriti nel fascino senza tempo di borghi famosissimi come Alberobello, Locorotondo, Martina Franca e Cisterinino, Ostuni appare come un miraggio. Una passeggiata tra i vicoli consente di ammirare le corti e le piazze incorniciate da casette bianche, botteghe e artigiani e ristoranti che sanno come esaltare la gastronomia locale. Nella piana di Fasano ci si potrà invece riposare in una masseria storica trasformata in un resort del benessere, con i giardini e le terrazze delle antiche dimore che raccontano storie e regalano panorami mozzafiato. A Egnazia ci si potrà tuffare nella storia, immergendosi nelle acque limpide vicine agli scavi archeologici, mentre a Torre Guaceto potrete nuotare nella natura incontaminata della grande area marina protetta.
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Tornare indietro nel tempo al Museo Nazionale Archeologico di Egnazia

Il Museo Nazionale Archeologico “Giuseppe Andreassi” è sito all’esterno delle mura di cinta dell’antica Gnathia, nell’area della necropoli messapica. Vicina al moderno centro abitato di Egnazia, frazione di Fasano, la struttura è stata profondamente rinnovata prima di essere inaugurata il 25 luglio 2013. Composto da dieci sale in cui sono esposti i reperti provenienti dai vicini scavi archeologici, il Museo Nazionale Archeologico consente di compiere un ideale viaggio attraverso 30 secoli di storia. L’intera struttura è dedicata a Giuseppe Andreassi, direttore fino al 1985, e al proprio interno accoglie della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Puglia, che si occupa della supervisione della vasta area di scavo, il laboratorio di restauro, l’ufficio tecnico e l’ufficio catalogo, la biblioteca e il servizio educativo.
Sei pronto a lasciarti affascinare da una Regione unica nel suo genere? Scopri come, quando e dove la Puglia potrà farti innamorare.

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Red Bull Cliff Diving World Series

Immergiti nel magnifico scenario costiero della Puglia, con la Red Bull Cliff Diving World Series pronta a tornare in Italia per l'undicesima edizione.

ItaliaPolignano a Mare, Italia
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