Retrogaming: 10 imperdibili giochi del Sega Mega Drive
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Le hai giocate queste perle del Sega Mega Drive?

Tuffati con noi nei ricordi grazie a 10 capolavori apparsi su una vera e propria leggenda del gaming
Di Damien McFerran
7 minuti di letturaPublished on
Per molti sono NES (no, non il Mini) e SNES, targate Nintendo, ad aver gettato le basi del gaming moderno, ma è innegabile che anche SEGA e il suo gioiellino a 16 bit, il Mega Drive (o Genesis, per i giocatori a stelle e strisce), abbiano lasciato un segno indelebile e ancora tangibile, in particolare per chi all'epoca preferiva guardare oltre le avventure di Mario e di Link. Stracolmo di intensi sparatutto e di conversioni dei cabinati più amati di SEGA, il Mega Drive conquistò un gran numero di utenti, soprattutto in America, merito anche della sua iconica mascotte: come Sonic the Hedgehog, un più che degno rivale dell'idraulico baffuto. Nel 2018 compirà 30 anni (vide la luce in Giappone nel 1988) ma abbiamo pensato di anticipare i festeggiamenti selezionando 10 perle che a nostro parere chiunque dovrebbe giocare, non importa se in ricordo dei vecchi tempi o per la prima volta in assoluto.

Gunstar Heroes

Questo incredibile shooter 2D a scorrimento è l'opera con cui ha ufficialmente debuttato il team giapponese Treasure, composto da veterani di Konami. La loro decisione di sviluppare per Mega Drive fu coraggiosa, per molti persino folle, data la diffusione ben maggiore di concorrenti di un certo peso come lo SNES e il TurboGrafx-16. Preferirono la console di SEGA per via del suo processore più performante, in grado di garantire quella potenza necessaria a sfornare il gioco che avevano in mente, senza alcuna limitazione di sorta. Una scelta rivelatasi azzeccatissima: Gunstar Heroes è stracolmo di esplosioni, sprites e alcune complesse e articolate boss-fight, oltre a una superba modalità cooperativa. Rimane tra i più amati di Treasure ed essendo stato riesumato di recente su Nintendo 3DS ti sarà ancora più semplice recuperare questo titolo seminale.

Streets of Rage 2

Negli anni 90 il genere picchiaduro a scorrimento era tra i più popolari grazie alle eccellenti fondamenta create da capisaldi del calibro di Double Dragon e Final Fight. Fu però SEGA con il suo Streets of Rage 2 a raggiungere quello che per molti fu il vero apice. Un miglioramento pazzesco sotto ogni fronte rispetto al precedessore del 1991, ma anche ad altri titoli della concorrenza, impreziosito da un cast composto da 4 personaggi unici, tanti livelli e una modalità co-op spettacolare. La grafica colorata e ricca di dettagli appare ancora oggi piacevole, mentre la colonna sonora dance realizzata da Yuzo Koshiro è semplicemente irresistibile. Come Gunstar Heroes è tornato in forma digitale su Nintendo 3DS: se sei in possesso della console non puoi non acquistarli entrambi.

MUSHA Aleste

L'ormai defunta Compile divenne famosa per numerosi titoli diventati poi classici, come Puyo Puyo e Zanac, ma forse fu la loro serie Aleste a essere la più apprezzata. I primi episodi videro la luce su MSX ma questo capitolo a 16-bit alzò l'asticella in termini di azione e grafica. Era una vera e propria bomba per l'epoca (stiamo pur sempre parlando del 1990), colorato e ricco di dettagli com'era e sorretto da una colonna sonora a tutto rock perfetta per la carneficina che veniva messa in scena su schermo. La versione giapponese è introvabile a prezzi umani e lo stesso vale per la versione nordamericana, ma fidati di noi: si tratta di uno dei migliori sparatutto a scorrimento verticale degli anni 90.

Castlevania: The New Generations/Bloodlines

Konami era un'accanita sostenitrice di Nintendo negli anni 80 e agli inizi dei 90, salvo poi cedere alle tentazioni di SEGA e della sua console a 16-bit quando quest'ultima iniziò a farsi strada in Occidente. Non ci volle molto a vedere anche su Mega Drive serie come Tiny Toons, Teenage Mutant Ninja Turtles e Contra, fino a un Castlevania nuovo di zecca. Celebre per il suo gameplay, la sua atmosfera gotica, le splendide musiche e l'alto tasso di difficoltà, la serie si trovò a suo agio nella nuova “casa”, e The New Generation si rivelò essere uno dei migliori capitoli della serie, almeno tra quelli usciti nell'era 16-bit. E come se non bastasse, nonostante il comparto sonoro del Mega Drive fosse meno elegante di quello SNES, i brani della colonna sonora sono tra i più amati in assoluto dai fan.

Thunder Force IV

La serie Thunder Force di Technosoft prese il via su home computer ma mostrò il meglio di sé proprio sul Mega Drive. Il terzo capitolo (uscito nel 1990 e riproposto, almeno in Giappone, su Nintendo 3DS) è un ottimo shooter, ma con il quarto migliorarono davvero tante cose. La grafica è tra le migliori mai viste sulla console a 16-bit di SEGA e il tasso di sfida venne ulteriormente affinato e alzato (il predecessore era tutto fuorché una passeggiata). Splendide musiche, livelli enormi da esplorare in lungo e in largo, e un gran numero di armi da padroneggiare rappresentavano la classica ciliegina sulla torta.

Herzog Zwei

Sono in tanti a rivendicare la paternità del genere “strategia in tempo reale” e, per quanto sia difficile attribuirla con certezza a questo o a quel gioco, in cima alla lista c'è indubbiamente questo titolo del 1989, targato Technosoft. Poneva il giocatore nella cabina di pilotaggio di un robot che all'occorrenza poteva trasformarsi in un aereo. Lo scopo: distruggere la base nemica. Ma per farlo andavano creati veicoli e truppe, in quanto con il proprio mezzo speciale era possibile attaccare direttamente le sole unità. Era quindi fondamentale preoccuparsi tanto degli scontri quanto della gestione del proprio esercito, conquistando avamposti e generando carne fresca da gettare nella mischia. Pochi riuscirono a superare le brillanti intuizioni di Herzog Zwei, e sono ancora meno quelli ad avergli pagato il giusto tributo (uno di questi è il recente AirMech, uscito su PC).

Devil Crash

I giochi di flipper riescono in pochi pochissimi casi ad affascinare chi non nutre un minimo interesse a riguardo, ma questo diabolico Devil Crash è la classica eccezione. Le regole erano quelle standard (totalizzare il punteggio più alto e non perdere la pallina), ma sullo schermo erano presenti mostri di ogni genere e forma. Non solo: ogni flipper prevedeva più schermate, con tanto di stanze segrete e boss da sconfiggere. A sorprendere era anche la fisica della palla, davvero precisa e credibile, mentre a rendere il tutto più mefistofelico ci pensava la musica.

Phantasy Star IV: The End of the Millennium

Di sparatorie e azione ce ne erano in quantità industriale, ma la percezione generale è che a mancare al Mega Drive fossero i giochi di ruolo. Una percezione confermata da un rapido confronto con lo SNES. Ciò non toglie però che i pochi GDR presenti fossero di qualità altissima, come Landstalker, Story of Thor e Shining in the Darkness, anche se sul trono c'era l'unico e inimitabile Phantasy Star IV. Per i fan della serie è il migliore in assoluto. Il motivo? Trama epica, personaggi splendidi, sistema di combattimento stellare e grafica eccelsa per l'epoca. Un mix in grado di regalare tantissime ore di divertimento agli appassionati del genere.

Shining Force II

La serie Fire Emblem di Nintendo è per molti un punto di riferimento in ambito strategia a turni, ma nell'era 16-bit c'era una più che valida alternativa a disposizione: Shining Force. Basato sul GDR Shining in the Darkess, questo classico della strategia “a scacchiera” è uscito con due capitoli su Mega Drive, il secondo dei quali è ancora giocabilissimo ai nostri giorni. Il giocatore è al comando di un folto gruppo di personaggi, ognuno dei quali poteva salire di livello nel corso dell'avventura e ottenere nuove abilità. La grafica cartoon ha perso parte del suo fascino, ma il gameplay è ancora godibile e arduo al punto giusto.

Sonic the Hedgehog II

Potevamo forse omettere una delle avventure di Sonic in un articolo dedicato alle gemme del SEGA Mega Drive? La nostra scelta, per forza di cose, è caduta sul secondo capitolo, tra i migliori della serie eprobabilmente uno dei migliori giochi di tutti i tempi. La folle velocità del predecessore era rimasta intatta, arricchita però dalla presenza di un secondo personaggio col quale darsi alla co-op, per divertirsi insieme a un amico. La grafica da sballo e i brani della colonna sonora lo rendono tra i più belli da vedere e da sentire in assoluto. La speranza è che con il Sonic Mania in arrivo SEGA riesca a recuperare quell'essenza magica di un tempo, archiviando definitivamente le scorribande in 3D (per molti, da dimenticare).
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