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Campione di ciclocross e stella del Tour de France di quest'anno, Wout van Aert è diventato uno dei ciclisti più versatili al mondo – conoscetelo qui.
Wout van Aert ha conquistato la maglia gialla di leader del Tour de France di quest'anno, ed è l'ultimo riconoscimento nella straordinaria carriera di uno dei corridori più versatili del mondo.
Il corridore belga fa parte del team Jumbo-Visma al Tour di quest'anno con una carriera fino ad oggi già disseminata di sfide e successi.
Scopri tutto su di lui proprio qui.
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Proviene da una fucina di talenti del ciclismo
Van Aert è nato nel 1994 a Herentals, che ha generato uno dei figli più famosi del ciclismo belga in Rik van Looy, che ha vinto tutte e cinque le classiche di un giorno di questo sport, due titoli mondiali e un Tour de France.
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Il ciclismo è nel sangue
È imparentato con Jose van Aert, un cugino olandese da parte di suo padre che ha corso nel gruppo professionistico dal 1988 al 1994 e ha fatto apparizioni al Tour e al Giro d'Italia, anche se Van Aert senior non raggiunse mai le altezze inebrianti del giovane van Aert. La coppia si è messa in contatto solo quando van Aert era già un ciclista appassionato, e continua a partecipare alle sue gare ogni volta che può.
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Prima di intraprendere la strada, si affermò come un re del ciclocross
Molto prima di affrontare il ciclismo su strada, van Aert si stava facendo un nome nel ciclocross non solo a livello nazionale – ha vinto il primo di cinque titoli belgi nel 2016 – ma anche sulla scena mondiale È un tre volte campione del mondo con una tripletta di titoli dal 2016 al 2018 ed è l'attuale campione belga.
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Uno psicologo lo ha aiutato a trasformarlo in un campione
Van Aert è salito di grado con Mathieu van der Poel, che spesso ha avuto la meglio su di lui. Determinato a migliorare, van Aert ha lavorato con il mental coach Rudy Heylen. Del suo legame con lui, ha detto: "Mi ha aiutato a cambiare le cose". Ha vinto il suo primo titolo nazionale e poi la corona mondiale nel giro di pochi mesi di lavoro con Heylen.
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La sua versatilità a due ruote è il suo più grande punto di forza
Van Aert è un abile ciclista di ciclocross, ma la sua adattabilità su strada è ancora più impressionante. È uno dei principali cronometristi nel ciclismo professionistico, può eguagliare i velocisti e non è un debole quando si tratta di classiche, avendo vinto una gara prestigiosa come la Milano-Sanremo, l'Amstel Gold Race e la Gent-Wevelgem. È anche un grande scalatore ed è stato utilizzato come domestique nel Tour de France 2021 per aiutare il suo team leader sulle pendici più basse delle grandi tappe di montagna. Ha anche vinto in solitaria sull'iconica tappa del Mont Ventoux del Tour dello scorso anno dopo aver lanciato un attacco a 11 km dalla cima della salita. In totale ora ha sette vittorie di tappa al Tour de France.
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Un brutto incidente ha minacciato di far deragliare la sua carriera
Correndo nella cronometro individuale nella tappa 10 del Tour de France 2019, e indossando la maglia bianca come giovane corridore di punta, ha subito una brutta caduta che ha concluso la sua gara. In un'intervista mesi dopo, ha ammesso che si è trasformato in un infortunio che ha minacciato la sua carriera a causa di un errore dei chirurghi durante un'operazione per i legamenti. Ha sfidato le aspettative mediche, tuttavia, ed è tornato in azione entro la fine dell'anno.
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È un gigante
Uno studio di alcuni anni fa ha rilevato che l'altezza media di un ciclista professionista era di 1,75 m. Generalmente, tendono ad essere più minuscoli in sella. Ma Van Aert è uno di quelli che rompe completamente gli schemi. Misura ben 1,91 m.
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