Un buon esempio per spiegare il proverbiale fulmine a ciel sereno potrebbe essere la storia di Anna e di "Bando". Di punto in bianco, a gennaio 2020 esce dal nulla un singolo che si schianta a terra con la potenza di un tuono. Un pezzo rappato su una base dance, quasi garage, che ha finito per creare un precedente devastante, sia in termini di successo che di influenza sull'intera scena rap/trap.
3 min
Red Bull 64 Bars: Anna prod. Night Skinny
64 barre infuocate e inedite, prodotte da Night Skinny e registrate da Anna al Red Bull Music Studio
Nessuno prima di lei aveva raggiunto a soli 16 anni la prima posizione della classifica Top Singoli della FIMI, oltretutto grazie al singolo di debutto. Quanto a lei, Anna, sembra ormai essere tagliata per la vita da diva. Ma chi è lei? Da dove sbuca fuori? Come ha fatto in nemmeno un anno di carriera ad avere già un remix con un colosso americano come Rich The Kid? Scopriamolo analizzando la sua vita in 3 punti.
1. L'infanzia
Anna Pepe nasce a La Spezia il 15 agosto 2003. Nella sua famiglia, l'arte è il linguaggio più parlato, essendo il padre un DJ col pallino del rap e la madre una scultrice laureata all'Accademia di Belle Arti. Ma tra l'arte visiva e quella sonora, è la seconda a prevalere nella piccola Anna. Il suo mondo cambia radicalmente quando alle elementari, fra gli 8 e i 9 anni, scopre Nicki Minaj. È un'ossessione, tanto che ben presto arrivano anche le prime cover. «Ammiro il fatto che, in un mondo musicale prettamente maschile, si sia guadagnata il rispetto di tutti» ha raccontato in un'intervista a Focus Junior. «Nicky è la vera regina del rap americano».
Oggi quei pezzi sono introvabili, tenuti segreti forse perché registrati in un periodo molto delicato della sua vita. «Alle elementari mi prendevano in giro perché ero un maschiaccio e non indossavo vestiti “da principessa” e alle medie perché ero in sovrappeso». Qualche anno più tardi, proprio alle medie, si approccia al pianoforte. «Dovevo scegliere tra il flauto, la tromba o il pianoforte, ecco come ho iniziato, ma solo per tre anni il periodo delle medie» confida nella stessa intervista. «Dopodiché sono “tornata” al mio vero interesse: il canto».
2. I primi freestyle
Nonostante oggi abbia un canale ufficiale dove abiteranno tutte le hit da "Bando" in poi, su YouTube è ancora visitabile l'account Anna Pepe con dentro i primi passi nel rap. Risale al novembre 2018 il primo video caricato, un freestyle rinominato "CUF NO THOT". Anna qui ha appena 15 anni, il video è girato nei dintorni di casa sua a La Spezia. Il flow e la presa delle rime sono sono ancora un filo acerbi, ma balza subito all'orecchio la superiorità di stile e filo tagliente delle barre rispetto a un qualunque coetaneo. Fin da subito, Anna viaggia su altre strade, a ben altre velocità. Come direbbe Capo Plaza, la ragazza ha "cazzimma" da vendere.
La cosa più allucinante di tutto questo è che nemmeno un mese dopo, nel dicembre 2018, arriva un secondo freestyle, "Reasons", e quelle piccole impurità del flow sono già del tutto sparite. Solo bombe a mano. A questo punto è limpido che il successo sia solo una questione di quando, non di se. L'ultimo pezzo (ma non l'ultimo in assoluto, come vedremo) che in ordine cronologico appare sul canale è "Baby", un vero e proprio singolo autopubblicato e prodotto da Jaws.
Nel frattempo, Anna partecipa anche a "24/7" e "Holidays", due pezzi del collega Anis. I due sono tuttora amici, essendo entrambi spezini e accomunati dall'ambizione di farsi un nome nel rap.
3. "Bando" e il successo
Come dicevamo prima, "Baby" non è stato l'ultimo pezzo a essere stato caricato sul vecchio canale YouTube. A fine 2019 infatti viene caricato "Bando", che fin da subito inizia a macinare views. Dopo due settimane però, la pacchia finisce. La base del pezzo, intitolata "V.I.P." è infatti un cosiddetto Type Beat, uno di quei beat gratuiti che si trovano su YouTube e spesso vengono utilizzati dai rapper come foglio di brutta per costruire rime. Ma appunto, se lo vuoi pubblicare lo devi comprare. L'autore del beat, il beatmaker francese Soulker, presenta quindi un reclamo per violazione dei diritti e dopo due settimane virali il pezzo viene tirato bruscamente giù. La vicenda comunque non passa inosservata e Virgin Records (leggi: Universal) prende in mano la situazione.
Il 31 gennaio 2020 "Bando" viene ripubblicato, questa volta da un'etichetta major e con il benestare dell'autore del beat originario. Sotto il video del beat originale, oggi infatti svetta imponente la scritta in caps lock: "[SOLD] BEAT NO LONGER FOR SALE SORRY." Eheh.
A questo punto, per Anna inizia la festa. A febbraio il singolo è già in testa alla classifica Top Singoli della FIMI, dove rimarrà per tre settimane consecutive. Mentre le visualizzazioni/ascolti del pezzo crescono (fino a ottenere poi il disco di platino), Anna riceve finalmente le proposte che merita. Prima il remix ufficiale di Bando con Gemitaiz e Madman ad aprile, poi a maggio la collaborazione con Drefgold e la Dark Polo Gang nel pezzo "Biberon", contenuto nell'album di questi ultimi, Dark Boys Club. Infine Ghali, che la chiama a remixare insieme a lui "Hasta La Vista" nella riedizione digitale di DNA.
Per ultimo, il remix di "Bando" con il tedesco Maxwell e quello con Rich The Kid, a coronamento di un sogno che non è ancora finito. Si riconferma nell'estate 2021 con l'uscita di Drippin' In Milano, successo di singolo che entra a gamba tesa tra i tormentoni più ascoltati dell'anno.