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F1, GP Singapore 2022: le pagelline di Terruzzi
© Clive Rose / Getty Images
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F1, GP Singapore 2022: le pagelline di Terruzzi
A Marina Bay si vince, si lotta, si resiste agli anni che passano, si sbaglia e si cade, ancora una volta, in errori visti e rivisti: voti e giudizi dall'asfalto umido di Singapore.
Di Giorgio Terruzzi
3 minuti di letturaPublished on
Anche quest'anno le mie pagelline raddoppiano: la domenica, subito dopo la gara, in formato testuale, e poi in formato audio. Salva l'articolo tra i preferiti per non perderlo! E se vuoi dare anche tu un voto ai piloti di Formula 1, scrivi nei commenti della mia pagina Facebook la pagella di un pilota a tua scelta utilizzando l'hashtag #pagelleterruzzi: la più bella verrà inserita nelle prossime pagelline!
Il mio commento preferito dal GP d'Italia è quello di Franco Minella, che scrive: "Voto 9 a Michael Masi che, in uno sperduto atollo polinesiano, starà sorseggiando un long beach pensando tra sé e sé "ditemi che è meglio così #PagelleTerruzzi"

L'audio pagellina del GP di Singapore 2022

Ecco le mie pagelline del GP di Singapore di Formula 1 svoltosi a Marina Bay:
Voto 10 a Perez. Tutto in un pugno di metri. I primi. Abbastanza per mettersi davanti e starci sino alla fine, al netto di ogni discorso sulle penalità. Nel giorno peggiore di Verstappen, fa il fenomeno. Per uno che fenomeno non è, una corsa memorabile.
Voto 9 a Vettel. Tutti a celebrare Alonso. Ma il premio “Anzianotto del giorno” va a Seb. Combattivo e tosto su una pista che gli ha dato moltissimo. Ha i capelli un po’ lunghi (che, si sa, fanno disordine) ma l’idea di piantarla qui lo libera come un fringuello.
Sergio Perez precede Charles Leclerc
Sergio Perez precede Charles Leclerc© Mark Thompson / Getty Images
Voto 8 a Leclerc. Pole grazie ai pasticci Red Bull. Una gara tutta in attacco. Ma ha perso la corsa in pista per una partenza sifula. In ogni caso, ha guidato alla pari di Sergione, come un ossesso. Paga a tutti gli altri.
Voto 7 a Norris e ad Alonso. Entrambi hanno sudato e goduto con Verstappen alle calcagna. Entrambi hanno dato spettacolo su una pista che premia il cuore toro. Peccato per l’arrosto multiplo Alpine perché Fernando avrebbe meritato qualche punto come premio alla tenuta nei decenni.
Voto 6 a Stroll e a Ricciardo. Lance: mai visto ma quatto quatto ha approfittato di ogni circostanza. Anche lui sull’umido rende. Daniel riesce ogni tanto a dare notizie di sé. Siccome l’ha fatto a Singapore è probabile che raggiunga il Congo invece del Giappone, domenica prossima.
Voto 5 a Sainz. Stella mia, che è successo? Podio, certo, ma disperso tra le pozzanghere illuminate. Una domenica anonima come una periferia, buttata lì, nella sfavillante Singapore.
Voto 4 a Hamilton. Non tanto per gli strafalcioni dentro un weekend teoricamente propizio. Si è fatto multare per il piercing. Per uno come lui è come farsi bacchettare sulle dita dalla maestra per una nota stonata. Senza reagire, per giunta. Ma come? E comunque, a suo dire, il pubblico era meraviglioso.
Voto 3 a Verstappen. Ma sì, per una volta nei bassifondi. Là e qua. Ovviamente è una forzatura, povero diavolo, ma è talmente raro vederlo sudare e sbagliare, da trascinarci, insieme a lui, dentro un voto pessimo.
Voto 2 a Tsunoda. Stava pensando al miso, al ramen, al sushi, aveva voglia di tornare a casa e ha cercato di arrivarci direttamente dalla pista. Il suo sogno, mannaggia, l’hanno infranto le barriere di protezione. Uno scandalo. Se uno vuole andare, che vada, no?
Voto 1 alla Direzione Gara. Che poi sarebbe la FIA. Zzzzzzzzzz.
Voto 0 alla FIA. Voto 0 alla carriera. Chi ama le corse sa perché. Un mondo a parte. Forse di parte.
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