Il successo di PlayerUnknown's Battlegrounds è ormai sulla bocca di tutti: si tratta di un “battle royale” (termine che ben si presta a definire il genere di PUBG, tratto dall'omonimo romanzo) in cui 100 giocatori si sfidano su un'enorme mappa: lo scopo di ognuno è sopravvivere il più a lungo possibile. L'ultimo a restare in vita è il vincitore, e non ci sono regole particolari o limitazioni. Forse è per questo che ha infranto ogni record, piazzando più di 10 milioni di copie, ospitando quasi 2 milioni di utenti in contemporanea sui suoi server e spingendo numerose software house a copiare il progetto di Brendan “PlayerUnknown” Greene. Con la popolarità però arrivano anche tante tipologie di utente, una diversa dall'altra, e ognuno di loro ha le sue ossessioni, il suo modo di giocare. E a volte non si fa problemi ad adottare comportamenti poco corretti. Li abbiamo analizzati uno a uno, per stilare l'elenco definitivo dei tipi di giocatore di PUBG.
Niubbo
Tratti distintivi: Sembra un confuso John Travolta in Pulp Fiction, quello che poi è diventato un meme.
Dove lo si trova solitamente: Nel panico più totale, da qualche parte.
Il più delle volte è capitato a noi stessi di indossare gli scomodi panni del “niubbo”, quello che si fa paracadutare in un punto stracolmo di avversari solo perché c'è un bel boschetto o un ruscello, che passa metà partita a scappare dai confini della mappa che vengono via via ristretti da una misteriosa barriera blu, e che al primo scontro a fuoco finisce con lo sparare a qualche nuvola invece che al nemico che ha davanti. Ti sembra familiare? Ecco, quello è il niubbo, quello che non sa mai cosa diamine sta succedendo intorno a lui, o peggio, che crede di poter fare amicizia con uno dei suoi 99 nemici. È anche quello che non dura poi moltissimo sul campo di battaglia. L'importante però è esserlo solo per un po', almeno fino a che non si impara a giocare come si deve a PlayerUnknown's Battlegrounds.
Lo stratega
Tratti distintivi: È felice quando la sua trappola funziona.
Dove lo si trova solitamente: Accovacciato dietro a un muro, intento a studiare la mappa.
Lo stratega sa bene cos'è la guerra e la strategia, e pianifica ogni singola mossa: dove atterrare, l'arma ideale da usare, quali stratagemmi adottare per eliminare un nemico alla volta. Ai suoi occhi sembra tutto un documento Excel ordinato e pulito, con celle da riempire e posizionare a proprio piacimento: il merito è tutto dei video che vede e studia di continuo o dei forum che frequenta. Conosce il gioco come le sue tasche, ma anche ogni tua mossa, come ragioni, come ti muovi. E sta venendo a prenderti.
Quello che improvvisa
Tratti distintivi: Si adatta a ogni situazione.
Dove lo si trova solitamente: In cucina a preparare una bomba-microonde.
E poi c'è lui. Che al contrario dello stratega non ha assolutamente alcun piano in mente, semplicemente perché non ne ha bisogno. Gli basta una padella ed è fatta. Non studia le mappe, né video, né forum: come va, va. Chiaro, dipende tutto da cosa trova sul suo cammino: proiettili? Ottimo. Altrimenti che importa, va bene anche un machete. Non gli interessa nemmeno la zona di atterraggio, né tanto meno sapere cosa c'è nei paraggi. Alcuni lo chiamano “casual”, ed è qui che risiede la sua forza: credere che il non avere un piano significhi non saper giocare è un errore gravissimo che molti commettono. E parliamoci chiaro: se qualcosa non va liscio in un piano ben collaudato si rischia di morire miseramente. Mentre chi improvvisa non ha tempo per questi timori e ragionamenti.
Lo sciacallo
Tratti distintivi: Avidità incontrollabile.
Dove lo si trova solitamente: In giro a sgraffignare roba.
In tempo di guerra riemergono sistematicamente gli sciacalli, quelli che approfittano della bolgia infernale per arraffare quanti più oggetti possibili. Adorano giochi come Diablo e Borderlands: PlayerUnknown's Battlegrounds per gente come loro è un invito a nozze. Sono sempre nelle zone più affollate perché sanno benissimo che è lì che si nascondono i tesori più succulenti, e non gli interessa nemmeno più di tanto arrivare primi: ciò che conta è avere le tasche sempre piene, anche a costo della propria vita.
Il (quasi-)ninja
Tratti distintivi: Sssh!
Dove lo si trova solitamente: Dovunque.
Il suo approccio non è così sbagliato. Muoversi silenziosamente e specializzarsi con il fucile da cecchino, o perché no, sbucare alle spalle di un nemico e dargli una padellata in testa, se fatto bene, può regalare tantissime soddisfazioni. Quelli come lui sfruttano l'oscurità e i cespugli come veri maestri, e strisciano come vipere da una casa all'altra. In poche parole sono l'incubo dei n00b.
Il ladro di kill
Tratti distintivi: Pura malvagità.
Dove lo si trova solitamente: A cercare scontri a fuoco (tra altri giocatori).
All'Inferno c'è un girone solo per loro. Sono quelli che evitano gli scontri diretti, ai quali ricorrono solo in caso di estrema necessità: passano intere partite a muoversi sulla mappa senza farsi notare, aspettando che altri giocatori inizino a spararsi a vicenda. Attendono diligentemente che uno dei due massacri l'altro, per poi coglierlo alle spalle, magari mentre si sta curando, convinto di essere da solo e al sicuro. Sono individui spregevoli, ma alla fine sono quelli che la spuntano sempre. Se continuano a farlo evidentemente la tattica in questione funziona.
Quello che si è perso
Tratti distintivi: Si è perso.
Dove lo si trova solitamente: Dove non dovrebbe essere.
Lui è quello che si perde sempre, che non sa mai dove diamine si trova. Gli capita di fare qualche kill, ma il più delle volte si troverà al bordo estremo della mappa chiedendosi dove siano finiti tutti gli altri giocatori. E quando capisce dove deve andare si becca sistematicamente un proiettile in testa. È impossibile non provare pena per uno come lui, arrivando persino a scambiarlo per un n00b, con cui condivide lo scarso senso di sopravvivenza, ma quando lo vedrai vagare senza meta (incapace di intendere e di volere) capirai che eliminarlo significa fargli un favore.
Lo showman
Tratti distintivi: Irritante.
Dove lo si trova solitamente: Dietro di te, a prenderti in giro davanti a tutti.
Quello che deve far ridere i suoi spettatori. È bravissimo perché arriva sempre in Top 10, ma non vince mai perché è troppo impegnato col tea-bagging delle sue vittime, o a correre in circolo come uno scemo o a escogitare modi sempre diversi per portarsi a casa qualche kill. In quel momento starà probabilmente trasmettendo in diretta la sua partita, mentre tu sei lì concentrato, e ti ritrovi protagonista inconsapevole del suo spettacolo. In una vera zona di guerra non sopravviverebbe cinque minuti.
Il pro
Tratti distintivi: È più forte di te.
Dove lo si trova solitamente: A festeggiare il suo primo posto.
È lui il campione, la macchina da guerra, molto probabilmente un veterano di CSGO: è perfettamente a suo agio da anni con sparatutto e con giochi del genere battle royale (ma meno conosciuti di PUBG). Conosce ogni anfratto, ogni angolo, ogni luogo in cui nascondersi. Ogni tiro è letale e va a segno, non gli servono né una squadra, né un'arma: gli basta solamente passare 3 o 4 secondi con te e la tua testa. Quando ne vedi uno scappa via, cerca un alleato, assolda dei mercenari: qualsiasi cosa tu intenda fare fallo in fretta perché ogni attimo che passa è un passo che il pro fa verso di te.
Il codardo
Tratti distintivi: Tattiche scorrette.
Dove lo si trova solitamente: A fuggire dagli scontri.
È una strana razza di giocatore, ma anche di persona. È uno di quelli che passa tutto il tempo che gioca a PlayerUnknown's Battlegrounds a nascondersi, convinto di essere cauto e attento. Invece sa benissimo di avere solo tanta paura, nemmeno fosse un gattino chiuso in una fabbrica di fuochi d'artificio pronta a saltare in aria. Il codardo è schiavo della sua stessa natura e non si vergogna di essere un camperone. Inoltre, ironia della sorte, si ritrova spesso davanti gente come lui. Se ne vedi uno non concedergli alcuna pietà.