Il tema è stato caldissimo per un bel po' di tempo. Una MotoGP può avere un’accelerazione infernale e raggiungere una velocità di punta incredibile, ma non c’è partita con una vettura di F1 in termini di carico aerodinamico e di potenza frenante. Ammettiamolo, la Hondadi Marc Márquez non può davvero competere con la Red Bull di Daniel Ricciardo. O forse può farlo?
Abbiamo dato un’occhiata a questi due mezzi incredibili, mettendoli uno contro l'altro. Ecco cosa ne è venuto fuori.
0-100 km/h è un valore molto difficile da ottenere con precisione perché l'enorme quantità di energia sprigionata in partenza rende complicato il raggiungimento di una buona trazione e quindi sapere quanto veloce è stata una moto o un’auto. La monoposto di F1 tende a girare mentre la MotoGP non riesce proprio a tenere la ruota anteriore a terra. Entrambi i mezzi raggiungono valori simili, ottenendo un tempo di circa 2,6 secondi.
0-200 km/h è territorio della MotoGP. A circa 180 km orari l'elettronica prende il pieno controllo in F1, mentre il pilota di MotoGP può ancora lavorare sulla valvola a farfalla. La F1 impiega 5,2 secondi, ma non raggiunge i 4,8 secondi di una moto.
0-300 km/h. Qui la MotoGP ha bisogno di 11,8 secondi mentre una monoposto solo 10,6. Oltre i 300 km/h, la vettura ha bisogno di lunghi rettilinei per andare ancor più veloce mentre la moto ha margini di accelerazione superiori.
Al GP di Catalunya del 2014 Dani Pedrosa ha ottenuto il miglior tempo in qualifica con 1.40.985. La sua velocità massima alla fine del rettilineo principale è stata di 341,8 km/h. La Ducati di Yonny Hernández è andata ancora più veloce (344,7 km/h). Andrea Iannone detiene invece il record di tutte le piste, l'italiano ha raggiunto i 349,6 km/h al Mugello.
Quest'anno al Circuit de Catalunya Nico Rosberg (Mercedes GP) ha fatto registrare un tempo di 1.24.681 (con il carburante necessario per fare due giri). Un' enorme differenza, di ben 16 secondi. Anche se la velocità massima è stata inferiore (325 km/h). Il record della pista, detenuto da Kimi Raikkonen dal 2008, è ancora più veloce (1.21.670). Perché? Una vettura di F1 ha una strabiliante velocità in curva, per due ragioni: ha una maggiore percentuale di gomma incollata a terra e un’aerodinamica che aumenta la deportanza regalando così maggiore velocità.
Una MotoGP ha due problemi principali. La moto è piuttosto piccola e non può competere con una vettura di F1 che vanta un’aerodinamica estremamente sofisticata.
La vettura può ottenere una trazione migliore grazie a pneumatici più grandi e a una migliore aerodinamica. La monoposto può davvero volare nelle curve a media ed alta velocità. Un esempio emblematico è rappresentato dalla curva dopo il rettilineo principale del circuito Ricardo Tormo di Valencia. La monoposto rallenta da 312 a 240 km/h mentre nello stesso punto una MotoGP decelera da 327 a 115 km/h.
In alcune curve il pilota F1 deve solo mollare un po' l'acceleratore, mentre un pilota MotoGP deve frenare davvero energicamente.
Una vettura di F1 non ha rivali in questo senso ed è in grado di generare una forza frenante di 5g. Senza ali, alette e così via, le due ruote non possono competere a livello di velocità in curva. La monoposto è più stabile grazie ad un centro di gravità più basso e a una migliore trazione, mentre una ruota posteriore della MotoGP è spesso sollevata durante la frenata. Ciò significa che la moto deve frenare circa 200 metri prima e, per farlo, il pilota deve usare sempre il suo corpo, mentre i guidatori delle monoposto devono solo - si fa per dire - lavorare su volante e pedali.
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