Le mountain bike da enduro sono armi da affilare. La stagione che sta per iniziare segnerà l’inizio di una nuova era anche per quanto riguarda l’enduro, che per la prima volta andrà a fiancheggiare la downhill tra le discipline gravity che fanno parte del circuito di Coppa del Mondo UCI. Le novità non sono solamente da un punto di vista agonistico ma riguardano anche i prodotti utilizzati dai professionisti e - di conseguenza - anche da tutti noi, biker della domenica e appassionati.
Le biciclette da enduro hanno assunto nuove forme e specifiche, con angoli delle geometrie dilatati per migliorare la stabilità alle alte velocità ma anche per offrire un giusto supporto nelle fasi di risalita. Lo standard dell’enduro è cambiato anche per quanto riguarda il travel delle sospensioni, che si sta uniformando su escursioni da almeno 170 mm. Anche questa tipologia di bicicletta si sta trasformando in quel formato pronto a ogni tipologia di escursione, con uno spazio in cui poter immagazzinare gli attrezzi per lasciare le tasche vuote. Non solo perché le geometrie offrono posizioni perfezionate per tutte le fasi, ma anche per l’elevata personalizzazione degli assetti con la presenza di flip-chip che in alcuni casi sono addirittura ad azione istantanea.
Ecco le migliori mountain bike enduro del 2023:
01
Merida ONE-SIXTY
La Merida ONE-SIXTY è stata completamente sviluppata da zero con l’obiettivo di rendere questo modello l’enduro più versatile mai esistito nella gamma Merida. È cambiata la cinematica e l'intero schema sospensivo, con un ammortizzatore in orizzontale sotto al tubo orizzontale. La ONE-SIXTY ha una sospensione FAST con 170 mm di escursione anteriore e 162 sulla posteriore. Merida però, per accontentare tutti i tipi di rider appassionati di enduro, ha scelto di predisporre due versioni con un set di ruote da 29” per le gare e i sentieri più accidentati, mentre per il divertimento più puro ha pensato anche a una configurazione mullet. Per questo lo stesso telaio può essere utilizzato - grazie alla presenza del flip-chip - sia con una ruota da 29” che da 27,5”. Nella parte bassa del telaio è presente inoltre il Merida Service Port per accedere a uno spazio in cui è inserito una sacca porta oggetti. Gli angoli sono quelli di una enduro estrema con 64 gradi di sterzo e 79 di tubo piantone. La gamma della Merida ONE-SIXTY ha un prezzo di partenza di 3690 €, ma può arrivare a toccare anche i 12990 €.
02
Giant Reign
In casa Giant la punta di diamante pensata per l’enduro e le pratiche più estreme, la Reign, è stata riprogettata per essere ancora più competitiva con un flip-chip che adatta le geometrie alle esigenze del biker e un design ancora più polivalente. Il telaio in carbonio è associato a una geometria totalmente dedicata all’enduro racing, con la possibilità di avere tre assetti a disposizione grazie alla presenza del flip-chip. Il telaio può essere utilizzato con una ruota posteriore da 29” oppure da 27,5”, servendosi anche dei benefici del setup mullet. Le escursioni delle sospensioni sono da 170 all’anteriore e 160 al posteriore e nonostante la presenza di un ammortizzatore posteriore verticale - che sfrutta le potenzialità dello schema brevettato Maestro - è stato posizionato nel tubo obliquo anche un porta oggetti. Gli angoli sono variabili proprio in base al setup dei flip-chip, con uno sterzo che può essere inclinato di 63,5-63,9 oppure 64,2 gradi e una sella che può essere inclinata da 78,3 fino a 79 gradi. In questa nuova versione della Giant Reign, la zona dello sterzo risulta più rinforzata per gestire meglio le velocità sui trail più tecnici. Il prezzo delle Reign parte dai 5199 € della Pro 2, ma tocca i 6449€ con la Pro 1.
03
Santa Cruz Nomad
L’autorevolezza di un’icona come la Nomad torna con le nuove tecnologie di Santa Cruz. L’enduro più pura della gamma californiana torna a vagare per i sentieri con la stessa intraprendenza di sempre. La nuova Nomad ha sospensioni da 170 mm con uno schema posteriore di sospensione che non può che essere il VPP con fissaggio basso. Per il 2023 Santa Cruz propone la versione MX, ossia con un allestimento mullet: pneumatici da 29” all’anteriore e da 27,5” al posteriore, con la possibilità di sfruttare un flip-chip progettato per andare ad agire non sulle geometrie bensì sul comportamento delle sospensioni modulando la risposta della stesse. Le geometrie della Nomad sono pensate per adattarsi alle singole taglie proposte in gamma, con una tecnologia proportional Geometry in cui varia la lunghezza del fodero basso del carro. Sul telaio non manca anche il Glove Box, ossia un porta oggetti presente sulla parte alta del tubo obliquo per assicurarsi di avere tutti gli strumenti necessari. Le geometrie della Nomad includono un angolo di sterzo estremo da 63,5 gradi e sella da 77 gradi.
04
Yeti SB160
Dal pianeta Yeti arriva per il 2023 una nuova mountain bike da enduro per le competizioni. La SB160 nasce per assecondare le necessità dei rider più esigenti. Il telaio si basa ovviamente su una struttura in carbonio con travel di 160 millimetri per entrambe le sospensioni, con un posteriore che sfrutta il Switch Infinity di nuova generazione. Le parti del telaio tra i due triangoli sono più piccole e ravvicinate, il movimento centrale è stato alzato di 25 mm rispetto alla SB150 e il carbonio e la progettazione delle parti è stata perfezionata per garantire più rigidità torsionale ma anche flessibilità e assorbimento dove necessario. La curva di compressione, come richiesto dagli atleti del team ufficiale, è stata resa più lineare per avere un comportamento più prevedibile della sospensione. L’angolo di sterzo della SB160 ha un’inclinazione di 64 gradi, mentre quello di sella è fissato a 77,5. Per la SB160 può essere acquistato il solo telaio (Yeti garantisce a vita i telai), oppure una delle cinque alternative di bici complete.
05
Pivot Firebird
La Pivot Firebird è una bestia da competizione con le caratteristiche utili a girare sui trail di Morzine o nel Moab. Le geometrie sono pensate per un utilizzo aggressivo, con l’obiettivo di ottenere grande stabilità e una precisione laser utilizzando un telaio abbinato a ruote da 29 pollici e sospensioni da 165 mm al posteriore e 170 all’anteriore. Sul telaio in carbonio sono state ricercate geometrie per la pratica estrema, con un reach abbondante e un angolo di sterzo da 64.6 gradi, oltre ai 77 dell’angolo sella. Il telaio è però predisposto anche per una ruota posteriore da 27,5” e una compatibilità di copertoni con larghezza fino a 2,8”.
06
Canyon Strive
Canyon per l’enduro ha pensato a un’esclusiva tecnologia che riguarda le geometrie sulla Strive CFR. Questa mega endurona con ruote da 29” è dotata del sistema Shapeshifter, che con un comando permette di regolare immediatamente le geometrie e la cinematica della bici. Si può utilizzare l’impostazione Pedal per avere angoli più ripidi e maggiore agilità da utilizzare in salita, per poi passare alla Shred che mette a disposizione 1,5 gradi di inclinazione in più dello sterzo oltre a 15 mm di ribassamento della bicicletta. Si tratta di un vero e proprio flip-chip, sprovvisto però di brugole e boccole da azionare in ogni momento. L’angolo di sterzo è inclinato a 63°, e può poi passare a 64,5 proprio grazie allo Shapeshifter. Le sospensioni della Strive sono da 160 mm al posteriore - con una suddivisione in tre fasi di affondamento - e da 170 all’anteriore. La Strive di Canyon ha un prezzo di partenza di 4999 €, ma per assicurarsi il top di gamma occorrono 6299 €.
07
SCOTT Genius
Quello della Scott Genius è un ritorno in grande stile. L’azienda considera questa bici una all mountain/trail, ma le sue caratteristiche la avvicinano molto di più a una enduro. Il telaio della Genius avvicina questo modello alla Spark, il modello da cross country e trail, con una completa integrazione di ammortizzatore all’interno del telaio. Non solo, perché insieme a Fox è stata studiata sulla Genius una sospensione che potesse avere una riserva più grande e quindi nel telaio è presente un ammortizzatore con piggy back. Con questa soluzione Scott ha centralizzato tutte le masse, conferendo alla Genius una grande stabilità e facilità di guida nei tratti più tecnici. La Scott Genius vuole però essere anche una bici molto pedalabile, e lo confermano sia la presenza di un comando al manubrio per l’attivazione delle sospensioni sia le geometrie, che vedono un angolo di 65 gradi per lo sterzo e di 77 per l’angolo piantone. Nella gamma Genius sono presenti versioni in alluminio e carbonio con una gamma che ha un prezzo di partenza di 4999 € e che sale fino a toccare gli 11999 €.
08
Forbidden Dreadnought
È quasi impossibile vedere una bicicletta come la Forbidden Dreadnought, un’altra delle enduro da gara estremamente perfezionate per la performance. Sulla Dreadnought è presente una coppia di sospensioni da 170 mm all’anteriore e da 154 mm al posteriore, proprio dove ha sede il perno Trifecta che è il fiore all’occhiello di questo progetto: il sistema garantisce un affondamento che non viene intaccato dalle forze di trasmissione. Le linee sottili del telaio si associano a una parte bassa massiccia, con il telaio stesso che è associato a ruote da 29” e a geometrie che includono un angolo di sterzo da 63,5 gradi e un piantone inclinato di 76 gradi. Su questo telaio possono essere installati anche ammortizzatori a molla.
09
ORBEA Rallon
Dalla Spagna Orbea ha progettato la Rallon, l’enduro da gara più rilassata che sia mai esistita in catalogo. Il nuovo mezzo da enduro ha sospensioni da 170 mm all'anteriore e da 160 mm al posteriore, che possono essere abbinati a ruote da 29" o mullet per una più elevata agilità del posteriore. L’angolo di sterzo e quello piantone sono variabili sulla base della posizione del flip-chip, con un’inclinazione di 64 o 64,5 gradi all’anteriore e un angolo di 77 o 77,5 gradi al posteriore. Lo standover è stato ribassato per avere più spazio durante la guida, mentre il reach invece ha subito un allungamento per offrire più stabilità alle alte velocità. Orbea su Rallon ha lavorato anche a un esclusivo design, che si basa un ammortizzatore - affiancato da un braccetto - mentre sull’obliquo è presente un porta oggetti Lockr all’interno del telaio in carbonio garantito a vita. Per Rallon, Orbea propone infine il suo programma MyO per dare al compratore la possibilità di personalizzare il proprio acquisto.
10
Saracen Ariel 60
Anche Saracen ha una novità per il 2023 ed è la Ariel 60, il modello da enduro con 160 mm di escursione per il bike park e le piste più estreme. Il nuovo mezzo da gara ha un telaio in alluminio 6013 con ruote che possono essere 29” oppure in declinazione mullet. Le geometrie moderne prevedono un angolo di sterzo da 64,6 gradi e un piantone da 76,5 gradi. La Saracen Ariel 60 è un mezzo semplice ma spietato, con un design ottimizzato per la discesa ma anche per le risalite dell’enduro moderno.
11
YT Capra Core 1-2
Il marchio tedesco di vendita online YT amplia la gamma di allestimenti della collaudata Capra sviluppando la filosofia Core con due nuovi allestimenti in alluminio, il Core 1 e il Core 2 GX. Sono bici dai prezzi decisamente interessanti, che fanno di YT una voce fuori dal coro. Il modello base prevede un telaio in alluminio con 170 mm di escursione ed è disponibile con configurazione mullet (MX) o da 29''. La versione Core 1, entry level proposta al prezzo stracciato di 2699 € monta la Zeb Base della RockShox, un Super Deluxe Select R, uno Sdram NX Eagle a 12V e freni SDRAM DB8 per un peso dichiarato di 16,6 Kg. La Core 2, disponibile a 3299€, ha montaggio Fox con la 38 davanti da 170mm, ammo Float X Performance e frenata assicurata dagli SDRAM Code R.